Il giorno di Predappio, sfilano i due cortei
Nostalgici e Anpi in strada. E per la prima volta i reparti mobili
Oggi a Predappio la sfida tra cortei: nostalgici del Ventennio da una parte e antifascisti dall’altra. In strada, per la prima volta, anche i reparti mobili.
Prima la richiesta avanzata dall’Anpi di vietare la manifestazione dei nostalgici del regime fascista e concedere, per la prima volta, una piazza per celebrare invece l’anniversario della liberazione di Predappio dall’occupazione nazifascista. Poi la decisione della Prefettura di autorizzare comunque entrambi i cortei. Oggi, dopo settimane di polemiche, a Predappio sfileranno nella mattinata gli uomini in camicia nera e fez e nel pomeriggio gli antifascisti riuniti sotto la bandiera dell’Associazione nazionale dei partigiani. I primi, in arrivo da tutta Italia, saranno circa tremila. I secondi, in arrivo per lo più della provincia romagnole, circa trecento.
Le due sponde non dovrebbero incontrarsi, non solo per la distanza temporale, ma anche perché percorreranno strade diverse seguendo il copione imposto dalla Prefettura e dalla Questura. Le autorità hanno inoltre predisposto già dalla mattinata un cordone di sicurezza che, per la prima volta, farà affidamento sui reparti mobili. Il doppio corteo di oggi è il segno di un’eredità pesante che la storia ha consegnato al presente. E non solo a Predappio, paese natale di Benito Mussolini, dove sono conservate anche le sue spoglie. Perché se nella mattinata i nostalgici ricorderanno la Marcia su Roma, un fatto storico datato 28 ottobre 1922, nel pomeriggio gli antifascisti commemoreranno un altro avvenimento, la liberazione dall’occupazione nazifascista del paese avvenne proprio lo stesso giorno della Marcia du Roma, ma 24 anni dopo. Non in virtù di una coincidenza, ma grazie a un patto tra alleati e partigiani per tentare di consegnare alla damnatio memoriae la giornata che segnò l’inizio della scalata al potere del dittatore. «Eviteremo lo scontro con i nostalgici», ha assicurato il presidente dell’Anpi di Forlì – Cesena, Miro Gori. Intanto la segreteria Nazionale dell’associazione partigiani ha annunciato l’intenzione di voler procedere a denunciare all’autorità giudiziaria «eventuali comportamenti e azioni atti a esaltare il fascismo da parte dei partecipanti al corteo dei nostalgici, sulla cui legalità vigileremo attentamente».