Effe come festa
Facile vittoria della Fortitudo, in vetta a punteggio pieno Rosselli domina. Martino non deve forzare Mancio e Fantinelli
Basket facile, che a tratti sa di champagne, altri 87 punti segnati ed ancora buona Fortitudo. Ottima a tratti, magari non sempre sul pezzo come ci ha abituato, ma calda quanto basta in attacco per passare anche a Jesi, peraltro diventato esercizio obbligatorio contro un’avversaria rimasta senza entrambi gli americani. Vince nella Marche come da scontato pronostico l’Aquila, soffrendo un po’ solo nel primo tempo, non può andare diversamente tra due squadre di cilindrata troppo diverse, ma colpisce lo stesso il modo in cui se ne va via, quando schiaccia sull’acceleratore, offrendo momenti di basket spumeggiante. Roba da far dimenticare che Fantinelli e Mancinelli nemmeno stavolta mettono piede in campo, e sarebbero pur sempre play e ala forte titolare. La cinquina è completata senza problemi, poi va detto che delle cinque avversarie macinate questa ma per lunghi tratti ci riesce, 21 punti all’intervallo sbagliando quasi niente, ma quei 21 restano alla fine, prima energicamente silenziato da Rosselli, poi fermato da un infortunio.
A far più male ai marchigiani sono i due che hanno vestito l’arancioblù: partitona di Benevelli, già 15+7 in un primo tempo dilagante e 20+11 alla fine, mentre Hasbrouck piazza le pugnalate più crudeli nei momenti importanti. Alla fine per i due ex sono 41 punti assieme, mentre Cinciarini che è pesarese e nelle Marche gioca quasi sempre bene ne aggiunge 16 e non serve nulla di particolare dagli altri, a parte qualche guizzo di Sgorbati. La lotta a rimbalzo poi è impari, e la difesa di casa nella sua area è spesso un colabrodo che concede di tutto. Con un 17-0 nel secondo quarto il margine esterno sale fino al +13, ma serve il terzo per salire a +16 e mettere il cuscinetto con cui andare con tutta calma fino alla fine. Il mese terribile è finito in gloria, sabato c’è Mantova in casa, forse torna anche il Mancio, ma di certo non c’è fretta.