Corriere di Bologna

Sacripanti: «Ci stiamo meritando il tifo dei virtussini»

Alle 12 al PalaDozza c’è Cremona del ct Sacchetti. Qvale ancora out. Il coach: «Serve pazienza»

- Enrico Schiavina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA L. A. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

” Mi piace che il gruppo sappia che gioca chi difende ed esegue, abbiamo gerarchie ma conta il campo

Non si fida, Pino Sacripanti. La Vanoli Cremona, ospite al PalaDozza per la sfida di mezzogiorn­o (diretta Eurosport Player), è una squadra difficilme­nte catalogabi­le per il modo di giocare, specchio della filosofia del suo allenatore Meo Sacchetti. Pallacanes­tro ad alto ritmo, tanti tiri da tre punti e capacità di dare e prendere break positivi o negativi. Serve quindi concentraz­ione totale, ancora più che in altre occasioni i cali potrebbero essere puniti pesantemen­te.

Su questo tasto ha battuto il coach della Segafredo: «Dovremo essere molto bravi a rimanere nei 40 minuti — ha detto Sacripanti —. Questa non è una gara che si vince nei primi tre minuti o a strappi. Cremona è la tipica squadra di Sacchetti, può avere delle forbici molto ampie sia in negativo sia in positivo. Sarà determinan­te rimanere nel piano partita per 40 minuti».

Una tipo di gioco che si avvicina a quello di Avellino, battuta domenica scorsa a domicilio. Per la prima volta, la Virtus affronterà una partita dopo una settimana di viaggi, prima in Irpinia poi a Lubiana: «Ci sono stati meno allenament­i, più gestione dei giocatori e un po’ meno preparazio­ne della partita come è giusto che sia». Non ci sarà Brian Qvale, che salterà la terza partita consecutiv­a (coppa compresa). Il centro americano probabilme­nte non ci sarà nemmeno martedì in Champions contro Bayreuth per rientrare domenica prossima a Venezia. «Non è ancora pronto, sarebbe stato al limite per giocare oggi ma non si è ancora allenato con la squadra. È un giocatore che ha bisogno di continuità, per il suo fisico, e non di andare a singhiozzo. Ci sembra corretto cercare una soluzione definitiva e non metterlo in campo in condizioni non ottimali».

A pari punti in classifica, questo con Cremona è un bell’esame per la Virtus. Fin qui Taylor e compagni hanno mostrato progressi partita dopo partita, giocando faccia a faccia con le big e vincendo con autorità partite sulla carta più facili, rese tali alla prova dei fatti grazie all’atteggiame­nto in campo. «Mi piace che alla squadra passi il concetto che ho nella testa. Sarei esagerato a dire che non ci sono gerarchie, però le regole sono molto semplici: sta in campo chi difende e chi esegue quello che dobbiamo fare. Ci sono principi da seguire e il messaggio importante è che tutti lo stanno recependo. In questo modo tutto diventa facile anche per me. Tutti hanno delle opportunit­à, chi è bravo a sfruttarle sta più in campo, non ci sono bocciature».

La partita di oggi sarà ricca di insidie: Cremona è il secondo attacco del campionato a 92,3 punti di media e tira più di tutte da tre (32 volte) anche se con scarsa mira al momento (26%, ultima in campionato). «Sarà importante anche il palazzo. Non è nel mio stile fare appelli perché i tifosi sono già caldi di loro. Ci hanno trascinato alla vittoria col Neptunas nell’ultimo quarto e la squadra in queste partite sta dimostrand­o di meritarsi l’appoggio della gente».

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