Corriere di Bologna

LE TANTE AMNESIE DELLA POLITICA E LE POTENTI ARMI DEGLI ELETTORI

- Lella Pieri, BOLOGNA

Ma perché ci vuole sempre una notizia nella cronaca dei giornali perché le autorità come il Comune e la Regione arrivino a scoprire l’acqua calda, come quella che gli anziani soli sono una moltitudin­e e un problema sempre più grande, e bisogna fare un bel po’ di più per assisterli a domicilio?

Gentile signora Lella, la scoperta dell’acqua calda è uno sport nazionale, almeno in politica. La nostra cara Italia non è un paese per vecchi e purtroppo nemmeno per giovani. Ovvio, Bologna compresa, anche se a questa latitudine le cose vanno assai meglio che altrove. Però non così bene come potrebbero andare. Colpa della smania del consenso minuto per minuto, cosa opposta a una seria programmaz­ione. Invece di fissare una rotta, tenendo gli occhi incollati alla bussola e le mani sul timone, certi nostri nocchieri preferisco­no andare dove li spinge il vento: insomma, dove li porta il sondaggio o la richiesta più urlata. Così un Passante è spostato all’improvviso, per sistemare uno stadio piomba inatteso un pacco di soldi pubblici, un bimbo scappa dall’asilo e la questione diventa di colpo un’emergenza. Quando una signora in overdose di solitudine chiama i carabinier­i per un po’ di compagnia, ecco subito sbandierat­o e intensific­ato il proposito di protezione degli over, single

più per forza che per amore. Era proprio necessario un episodio da libro Cuore, della serie ci vorrebbe un carabinier­e per amico, per agire con più forza nella tutela del pianeta anziani? Adesso un coro a voci alte rilancia l’impegno di assistenza. Promettere è più facile che fare: è sempre stato così e lo sarà sempre. Però esagerare con le promesse ha pesanti conseguenz­e. I pargoli perdono la fiducia nei genitori, se papà e mamma illudono e poi deludono. Anche gli elettori seguono chi comanda la famiglia, ma quando si accorgono che le parole sono state bolle di sapone reagiscono con armi potenti. Le prime bordate capovolgon­o i tweet, che da dichiarazi­oni appassiona­te diventano esplosione di odio. Dopo arriva la vera bomba, quella elettorale. Il rischio è di finire tutti in un panorama di rovine. È ora che i politici si accorgano di avere esagerato, puntando troppo su internet e poco sul contatto quotidiano con le persone. Com’era bello quando potevano dire «La nostra gente», perché la guardavano negli occhi e ne conoscevan­o i bisogni. Oggi se li fanno raccontare dai sondaggist­i e si convincono che le cose stiano davvero come in tabella. Scelte e promesse decise da piattaform­e e algoritmi: così è, se vi pare. Però è come se l’amore venisse affidato a una bambola o a un bambolotto.

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