Lo Stato Sociale in libreria con un fumetto
Autori e ambientazione: è tutta bolognese la prima graphic novel della band con i disegni di Luca Genovese Da domani in libreria
Da una kermesse canora a una fumettistica, dopo il Festival di Sanremo Lo Stato Sociale approda a «Lucca Comics & Games». È proprio nella città toscana, domani sera alle ore 21,30 al Teatro del Giglio, che il gruppo bolognese presenterà dal vivo il proprio esordio nel mondo dei fumetti, il graphic novel «Andrea». Disegnato da Luca Genovese, origini venete ma da più di un decennio a Bologna, attratto dal fermento delle case editrici e dai fumettisti presenti in città.
Il libro uscirà domani anche in libreria, edito dalla Feltrinelli Comics diretta da Tito Faraci. Non è la prima volta editoriale per la band, visto che due anni fa Rizzoli aveva pubblicato il romanzo «Il movimento è fermo», ambientato a Bologna proprio come il nuovo fumetto, con protagonisti due trentenni insoddisfatti e privi di prospettive. E mentre Lodo Guenzi si cimenta nel nuovo ruolo di giudice di «X Factor», scatenando dibattiti sulla sua prolissità, è in particolare ad Alberto «Bebo» Guidetti, che segue drum machine e sintetizzatori del gruppo, che si deve la nuova avventura fumettistica.
Come racconta proprio Genovese che, oltre a collaborare negli ultimi anni con Sergio Bonelli per «John Doe», «Dylan Dog» e «Orfani», ha spesso incrociato il mondo della musica. Con la biografia a fumetti, sceneggiata da Luca Vanzella, «Luigi Tenco. Una voce fuoricampo», e con il graphic novel «Ho fatto un sogno», ispirato alla canzone omonima di Vasco Rossi su testi di Francesco Merini e Barbara Roganti, di cui Genovese ha anche realizzato i disegni per un videoclip animato. In questo caso il libro, racconta il disegnatore, è nato partendo da un aperitivo consumato a Bologna: «Se mi capita l’occasione di lavorare con persone nuove, progetti nuovi e mondi diversi dal mio cerco sempre di coglierla, mi spaventa e al contempo mi emoziona mettere alla prova il mio lavoro e raccontare storie diverse. Con Bebo - spiega - è successo proprio così, siamo partiti da un aperitivo e siamo arrivati in fondo a questo libro scoprendo tutto passo per passo, conoscendoci e conoscendo i rispettivi mondi, bevendoci sopra in vari tavoli in vari bar». Infatti il protagonista di questa storia decisamente generazionale, un po’ come tutta la produzione de Lo Stato Sociale, è il trentenne Andrea, proprietario di un bar alla periferia di Bologna. Il Bar123 è il centro della sua vita ed è di proprietà di suo padre, anche se ormai è lui a gestirlo in autonomia. I ritmi del bar scandiscono la routine di Andrea, con decine di persone che quotidianamente entrano ed escono dalla porta portandosi dietro le loro storie, prontamente spiattellate sul bancone.
Il Bar123 è infatti una finestra su un’Italia in cui Andrea non si ritrova e in cui non riesce a ritagliarsi un ruolo. Il libro è un viaggio in un’Italia distopica attraverso lo sguardo di un giovane bolognese alienato dalla routine che cerca in tutti i modi la fuga, anche rifugiandosi in sogni e visioni. Ma sarà il suo passato a travolgerlo, trascinandolo in una spirale di follia.
«Siamo sempre stati affascinati dal mondo del fumetto perché è una modalità espressiva che ci appartiene. Da quando eravamo piccoli molti di noi hanno iniziato a leggere grazie ai fumetti», racconta la band. Tra i prediletti dichiarati l’universo Marvel, Dylan Dog, Davide Toffolo, Craig Thompson e «5 è il numero perfetto» di Igort, di cui l’autore sta girando la versione cinematografica con Toni Servillo. «Quella di Andrea - rivela il gruppo - è una storia legata alla ricerca della felicità, è la storia di chi per anni è stato prigioniero dei propri incubi e fallimenti e che solo nel momento in cui perde tutto riesce definitivamente a liberarsi».
Lodo Guenzi e amici
Siamo sempre stati affascinati da questo mondo, la storia è legata alla ricerca della felicità