Il maltempo blocca il nodo di Bologna
Mareggiate, treni in ritardo, rami spezzati. Paura per i corsi d’acqua, rischio frane
Strade come fiumi, cornicioni crollati e rami spezzati. Danni e disagi marcati alla circolazione, non solo stradale ma anche a quella ferroviaria. È il bilancio della bomba d’acqua che ieri ha colpito tutta la regione, ma per fortuna a differenza di altre zone del Paese non ha provocato vittime o feriti. Ora i fiumi fanno paura e c’è il rischio di frane. Allerta prorogata fino a domani.
La bomba d’acqua che ha messo in ginocchio la penisola, non ha risparmiato l’Emilia-Romagna, anche se qui fortunatamente non ci sono state vittime. Ma l’allerta arancione, rossa in alcune zone soprattutto per le mareggiate e il forte vento, proseguirà fino a domani a mezzanotte. Per tutta la giornata di ieri le Prefetture hanno monitorato la situazione attraverso i centri di coordinamento soccorsi. La situazione più critica per le precipitazioni si è registrata in provincia di Parma, dove, soprattutto sull’Appennino tosco emiliano, sono caduti fino a 50 millimetri di pioggia, sfiorando in alcune zone i 100 millimetri, con forti venti di burrasca che hanno soffiato fino a 80 chilometri orari in alcune zone collinari e montane. La Prefettura di Parma ha invitato i cittadini a limitare gli spostamenti allo stretto necessario, nella provincia sono osservate speciali le piene dei fiumi Ceno e Taro. Anche a Bologna il Comune, attraverso Twitter, ha avvisato i cittadini di spostarsi con cautela e di non sostare vicino agli alberi poiché «le attuali condizioni meteo e le previsioni per le prossime ore indicano persistenza di forti raffiche di vento, che possono creare situazioni di pericolo per caduta rami e piante».
Strade allagate
Fino alla serata di ieri la centrale operativa dei vigili del fuoco ha dovuto far fronte ad almeno settanta interventi, sparsi in tutta la provincia, per allagamenti, alberi e rami pericolanti e alcuni pali della luce caduti. Un cornicione è caduto in viale Masini. Fortunatamente nessun episodio ha avuto gravi conseguenze sulle persone. Ma la viabilità è stata fortemente rallentata in tutta la città a causa del violento nubifragio con tuoni, lampi e raffiche di vento che si è abbattuto nel tardo pomeriggio e ha danneggiato alcune auto ferme in sosta, fortunatamente senza occupanti, a causa della caduta di alcuni rami. Allagati i sottopassi di via Bentini, via Fortunati, via Carracci e Lenin. Strade come fiumi in via Sant’Isaia, Saragozza, dentro il parco della Montagnola,in piazza Trento e Trieste, via San Felice, Calari, sui colli. In via Bencivenni, zona aeroporto, la circolazione è stata chiusa per circa un’ora a causa della caduta di alberi, poi rimossi dai vigili del fuoco. L’appennino
Anche al Marconi i voli hanno subito ritardi. Un aereo privato, con 5 persone a bordo, è stato costretto a un atterraggio d’emergenza rientrando a Bologna, da dove era partito diretto a Bari, perché colpito da un fulmine mentre sorvolava Pescara. Ieri mattina genitori e maestri della scuole Casaralta hanno segnalato l’allagamento del passaggio pedonale che permette l’accesso all’edificio scolastico, con i bambini costretti a camminare per strada in mezzo alle auto per fare ingresso a scuola. Tra Pianoro e Loiano, la Strada Anconella-Sabbioni è rimasta bloccata per molte ore a causa di una frana di fango, la zona
è stata isolata ma la frana circoscritta. Alcune abitazioni, però, sono rimaste anche senza corrente elettrica. Fiumi e coste
A preoccupare di più sono però, ancora oggi, i livelli dei fiumi e del mare. Secchia, Taro, Nure ed Enza sono alcuni dei corsi che la Protezione civile sta monitorando, dopo le forti piogge di ieri e la previsione di altri temporali. «Per noi — spiega all’Ansa il direttore dell’agenzia regionale Maurizio Mainetti — la situazione ancora non si è chiusa, i livelli dell’acqua sono alti e le situazioni sono seguite con attenzione: i cittadini non devono avvicinarsi agli argini e sono state prese misure cautelative per chi risiede nelle aree golenali». Intorno ai fiumi e sulle coste del Ferrarese del Ravennate l’allerta resta rossa. Sulla costa, invece, «abbiamo la conferma di una mareggiata in atto, alcune misure erano previste e stiamo monitorando conun po’ di apprensione». La mareggiata si è abbattuta soprattutto su Marina di Ravenna e a lido Adriano, dove le onde alte fino a quattro metri hanno invaso i moli. A lido di Dante il mare ha raggiunto la pineta.
Treni e code
Tutti i treni, compresi quelli di Alta velocità, hanno subito fortissimi ritardi già da ieri mattina, sulla linea Bologna-Venezia a causa della pioggia e del guasto di un treno fermo sui binari, mentre sulla linea verso Milano i ritardi fino a due ore sono stati causati dall’interruzione della linea elettrica tra Parma e Reggio Emilia. La situazione non è stata migliore per chi viaggiava in auto. Sulla A1 Milano-Bologna, nel tratto tra Piacenza e il bivio per Fiorenzuola, a causa di un allagamento, la polizia stradale ha dovuto scortare le auto. Traffico bloccato a causa di tronchi sulla carreggiata anche sulla strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero, in provincia di Modena, sui tratti appenninici della Cisa, sulla Porrettana e sulla Val di Trebbia in provincia di Piacenza. L’appello
«Riteniamo inaccettabile che si possa svolgere il lavoro in queste condizioni, mettendo a rischio la nostra incolumità. La sete di profitto delle piattaforme non può venire prima dei nostri diritti» hanno scandito con un post su Facebook i Riders di Bologna, che hanno lanciato un appello ai cittadini ieri sera a non ordinare la cena a casa e chiesto alla piattaforme di sospendere il servizio.Il meteo ha dato tregua solo in tarda serata, ma oggi sono in arrivo ancora temporali e burrasche.
Gli interventi
Cornicioni caduti, rami spezzati, sottopassi allagati e circolazione delle strade interrotte La protezione civile «I livelli dell’acqua dei fiumi sono alti, i cittadini stiano lontano dagli argini»