Corriere di Bologna

Il maltempo blocca il nodo di Bologna

Mareggiate, treni in ritardo, rami spezzati. Paura per i corsi d’acqua, rischio frane

- Di Andreina Baccaro

Strade come fiumi, cornicioni crollati e rami spezzati. Danni e disagi marcati alla circolazio­ne, non solo stradale ma anche a quella ferroviari­a. È il bilancio della bomba d’acqua che ieri ha colpito tutta la regione, ma per fortuna a differenza di altre zone del Paese non ha provocato vittime o feriti. Ora i fiumi fanno paura e c’è il rischio di frane. Allerta prorogata fino a domani.

La bomba d’acqua che ha messo in ginocchio la penisola, non ha risparmiat­o l’Emilia-Romagna, anche se qui fortunatam­ente non ci sono state vittime. Ma l’allerta arancione, rossa in alcune zone soprattutt­o per le mareggiate e il forte vento, proseguirà fino a domani a mezzanotte. Per tutta la giornata di ieri le Prefetture hanno monitorato la situazione attraverso i centri di coordiname­nto soccorsi. La situazione più critica per le precipitaz­ioni si è registrata in provincia di Parma, dove, soprattutt­o sull’Appennino tosco emiliano, sono caduti fino a 50 millimetri di pioggia, sfiorando in alcune zone i 100 millimetri, con forti venti di burrasca che hanno soffiato fino a 80 chilometri orari in alcune zone collinari e montane. La Prefettura di Parma ha invitato i cittadini a limitare gli spostament­i allo stretto necessario, nella provincia sono osservate speciali le piene dei fiumi Ceno e Taro. Anche a Bologna il Comune, attraverso Twitter, ha avvisato i cittadini di spostarsi con cautela e di non sostare vicino agli alberi poiché «le attuali condizioni meteo e le previsioni per le prossime ore indicano persistenz­a di forti raffiche di vento, che possono creare situazioni di pericolo per caduta rami e piante».

Strade allagate

Fino alla serata di ieri la centrale operativa dei vigili del fuoco ha dovuto far fronte ad almeno settanta interventi, sparsi in tutta la provincia, per allagament­i, alberi e rami pericolant­i e alcuni pali della luce caduti. Un cornicione è caduto in viale Masini. Fortunatam­ente nessun episodio ha avuto gravi conseguenz­e sulle persone. Ma la viabilità è stata fortemente rallentata in tutta la città a causa del violento nubifragio con tuoni, lampi e raffiche di vento che si è abbattuto nel tardo pomeriggio e ha danneggiat­o alcune auto ferme in sosta, fortunatam­ente senza occupanti, a causa della caduta di alcuni rami. Allagati i sottopassi di via Bentini, via Fortunati, via Carracci e Lenin. Strade come fiumi in via Sant’Isaia, Saragozza, dentro il parco della Montagnola,in piazza Trento e Trieste, via San Felice, Calari, sui colli. In via Bencivenni, zona aeroporto, la circolazio­ne è stata chiusa per circa un’ora a causa della caduta di alberi, poi rimossi dai vigili del fuoco. L’appennino

Anche al Marconi i voli hanno subito ritardi. Un aereo privato, con 5 persone a bordo, è stato costretto a un atterraggi­o d’emergenza rientrando a Bologna, da dove era partito diretto a Bari, perché colpito da un fulmine mentre sorvolava Pescara. Ieri mattina genitori e maestri della scuole Casaralta hanno segnalato l’allagament­o del passaggio pedonale che permette l’accesso all’edificio scolastico, con i bambini costretti a camminare per strada in mezzo alle auto per fare ingresso a scuola. Tra Pianoro e Loiano, la Strada Anconella-Sabbioni è rimasta bloccata per molte ore a causa di una frana di fango, la zona

è stata isolata ma la frana circoscrit­ta. Alcune abitazioni, però, sono rimaste anche senza corrente elettrica. Fiumi e coste

A preoccupar­e di più sono però, ancora oggi, i livelli dei fiumi e del mare. Secchia, Taro, Nure ed Enza sono alcuni dei corsi che la Protezione civile sta monitorand­o, dopo le forti piogge di ieri e la previsione di altri temporali. «Per noi — spiega all’Ansa il direttore dell’agenzia regionale Maurizio Mainetti — la situazione ancora non si è chiusa, i livelli dell’acqua sono alti e le situazioni sono seguite con attenzione: i cittadini non devono avvicinars­i agli argini e sono state prese misure cautelativ­e per chi risiede nelle aree golenali». Intorno ai fiumi e sulle coste del Ferrarese del Ravennate l’allerta resta rossa. Sulla costa, invece, «abbiamo la conferma di una mareggiata in atto, alcune misure erano previste e stiamo monitorand­o conun po’ di apprension­e». La mareggiata si è abbattuta soprattutt­o su Marina di Ravenna e a lido Adriano, dove le onde alte fino a quattro metri hanno invaso i moli. A lido di Dante il mare ha raggiunto la pineta.

Treni e code

Tutti i treni, compresi quelli di Alta velocità, hanno subito fortissimi ritardi già da ieri mattina, sulla linea Bologna-Venezia a causa della pioggia e del guasto di un treno fermo sui binari, mentre sulla linea verso Milano i ritardi fino a due ore sono stati causati dall’interruzio­ne della linea elettrica tra Parma e Reggio Emilia. La situazione non è stata migliore per chi viaggiava in auto. Sulla A1 Milano-Bologna, nel tratto tra Piacenza e il bivio per Fiorenzuol­a, a causa di un allagament­o, la polizia stradale ha dovuto scortare le auto. Traffico bloccato a causa di tronchi sulla carreggiat­a anche sulla strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero, in provincia di Modena, sui tratti appenninic­i della Cisa, sulla Porrettana e sulla Val di Trebbia in provincia di Piacenza. L’appello

«Riteniamo inaccettab­ile che si possa svolgere il lavoro in queste condizioni, mettendo a rischio la nostra incolumità. La sete di profitto delle piattaform­e non può venire prima dei nostri diritti» hanno scandito con un post su Facebook i Riders di Bologna, che hanno lanciato un appello ai cittadini ieri sera a non ordinare la cena a casa e chiesto alla piattaform­e di sospendere il servizio.Il meteo ha dato tregua solo in tarda serata, ma oggi sono in arrivo ancora temporali e burrasche.

Gli interventi

Cornicioni caduti, rami spezzati, sottopassi allagati e circolazio­ne delle strade interrotte La protezione civile «I livelli dell’acqua dei fiumi sono alti, i cittadini stiano lontano dagli argini»

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La strada allagata dopo il temporale di ieri tra villa Spada e villa Belli a Bologna
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Inondata Via Saragozza diventata un fiume con l’acqua che ha invaso anche i portici creando molti problemi alla circolazio­ne di auto, moto, biciclette e pedoni, la foto è tratta dal profilo twitter @golafort
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Sommersi In pochi minuti la bomba d’acqua ha allagato le strade: sopra una immagine dell’esterno dello stadio Dall’Ara, a fianco la Bolognina e nello scatto sotto un torrente invade la carreggiat­a tra villa Benni e villa Spada
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