Rimini, denuncia di una 23enne «Chiusa in casa e violentata»
Una studentessa ha raccontato di essere stata stuprata da un pachistano: denunciato
Ancora una violenza sessuale a Rimini. Stavolta la vittima è una studentessa di 23 anni che, sabato notte, si è rivolta ai medici del pronto soccorso dell’Ospedale Infermi raccontando di essere stata violentata e segregata in casa per una notte. I medici avrebbero riscontrato ecchimosi e lividi compatibili con il suo racconto. Dal personale medico è partita la segnalazione alla polizia che ha inviato sul posto una Volante. Grazie alla sensibilità ed intuizione di un ispettore donna delle Volanti si è potuto ricostruire nel dettaglio la vicenda che ha coinvolto la ragazza, identificando il presunto aggressore. La studentessa, di ritorno a casa in treno da Ravenna, venerdì sera, è entrata a comprare un kebab, in una rosticceria poco lontano dalla stazione. L’uomo dietro al bancone, pakistano, dopo averle servito un panino, l’avrebbe invitata a seguirlo a casa con la scusa di un massaggio. La ragazza, stando a quanto lei stessa ha raccontato agli agenti, prima ha rifiutato l’invito e poi si è fatta convincere ed ha seguito l’uomo, che già conosceva da qualche tempo, fino a un appartamento dove lui l’avrebbe violentata. La ragazza avrebbe trascorso così tutta la notte a casa del commerciante, quando finalmente domenica mattina è riuscita a convincere l’uomo a lasciarla tornare a casa. La giovane, che vive con i genitori a Rimini, non ha raccontato nulla in famiglia. I genitori non si sarebbero accorti delle condizioni della figlia che con la scusa di uscire con le amiche sabato sera è invece andata in ospedale dove si è poi confidata con la poliziotta.
L’uomo, 43enne, è stato denunciato a piede libero dalla polizia per violenza sessuale e sequestro di persona. Ora la denuncia è al vaglio del sostituto procuratore Luigi Sgambati che potrebbe anche chiedere al gip l’applicazione di una misura cautelare. Non sarebbe infatti stato arrestato subito per mancanza di flagranza del reato, ha una residenza stabile a Rimini e non ha precedenti penali. Quando è stato portato in Questura non si sarebbe mostrato sorpreso.