Fiera, spin off addio Milano archiviata
Il dg Bruzzone conferma la «resa»
Un verbale di incontro per mettere una pietra tombale sul progetto di spin-off immobiliare e sancire il tramonto di ogni ipotesi di accordo con la Fiera di Milano. La «resa» è messa nero su bianco in un documento sottoscritto dall’azienda e dai sindacati al termine di un incontro. «I soci pubblici, e in particolare Regione e Camera di commercio hanno ritenuto che non fosse conveniente procedere» allo spin-off, ragion per cui, ha confermato il direttore generale Antonio Bruzzone alle sigle presenti (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, UiltucsUil, Sgb, Usb e Consiglio di azienda), «tale ipotesi è archiviata».
Stesso destino per l’alleanza con la Fiera di Milano. «Per le medesime perplessità espresse da Regione e Camera di commercio, l’eventuale ipotesi di un’alleanza con la Fiera di Milano è accantonata», ha confermato Bruzzone. Il erbale restituisce i termini dello scontro istituzionale andato in scena negli ultimi mesi, con viale Aldo Moro e Palazzo della Mercanzia da una parte e il Comune di Bologna dall’altra, deciso a sostenere lo scorporo degli immobili e l’idea di un patto con il quartiere lombardo proposti al consiglio d’amministrazione dal presidente. Poco piu’ di un mese fa, nel giorno dell’inaugurazione dei nuovi padiglioni della Fiera, il sindaco Virginio Merola si era espresso a favore dello spin-off immobiliare, derubricando la holding delle fiere emiliano-romagnole (con dentro Bologna, Parma e Rimini) voluta dalla Regione, a una meno vincolante newco nella quale far approdare le manifestazioni piu’ importanti dei tre quartieri. Una posizione evidentemente isolata. Tanto che i sindacati chiedono al primo cittadino una presa di posizione chiara.