Magneti Marelli, alla conquista dell’Asia
La nuova holding con Calsonic Kansei
Magneti Marelli Ck Holding, questo il nuovo nome, sarà uno dei primi dieci produttori mondiali di componenti automobilistici. Il piano industriale si rafforza. I sindacati sono stati rassicurati ieri all’incontro con il ceo Ermanno Ferrari sul fatto che la cessione dell’azienda di componentistica dell’automotive (che ha sedi anche a Bologna e Crevalcore) alla giapponese Calsonic Kansei non avrà ricadute sull’occupazione. Anzi, la formula della fusione che si perfezionerà nella prima metà del 2019, dovrebbe consentire un ulteriore sviluppo sul mercato con un fatturato di 15,2 miliardi di euro e oltre 65 mila dipendenti e la conquista dei mercati di Giappone e Asia, fino ad ora poco battuti . Non esistono infatti sovrapposizioni produttive in Italia e in Europa che mettano a rischio gli stabilimenti. La sede operativa resterà a Corbetta (Milano). Complessivamente positivo il giudizio di tutte le sigle Fim Fiom e Uilm. «In particolare gli stabilimenti bolognesi — fa sapere Ferdinando Uliano della Fim-Cisl — non hanno nulla da tenere, dato che la loro produzione e progettazione è concentrata sull’elettronica e su componentistica per i motori “green” che mancavano dalla filiera Calsonic». Calsonic, infatti ha buoni numeri in ambiti diversi dalla Marelli, e cioè abitacoli, compressori e impianti di condizionamento.