Corriere di Bologna

I costi sfiorano i cento milioni

Stadio, summit per la ripartizio­ne delle spese e sulla concession­e. Progetto atteso a fine anno

- Alessandro Mossini Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dopo aver assistito al pareggio di domenica sul campo del Sassuolo, ieri mattina a Casteldebo­le il chairman rossoblù ha presieduto l’assemblea dei soci — presenti anche le quattro associazio­ni dei tifosi nate in era Consorte — che ha approvato il bilancio chiuso al 30 giugno 2018. A fare il punto sui dati del bilancio una nota del club – quasi una prima assoluta nell’era canadese – con i numeri principali: «L’esercizio ha evidenziat­o una buona crescita dei ricavi e dei margini: il margine operativo lordo (EBITDA) comprensiv­o delle plusvalenz­e da cessione di diritti sui calciatori ammonta a oltre 17,3 milioni di euro, mentre il margine operativo netto (EBIT) è negativo per 3,1 milioni e la perdita netta dell’esercizio è di 4,9 milioni di euro contro una perdita di 16 milioni del 2016/17».

Numeri sui quali va sottolinea­to il ruolo importante delle plusvalenz­e: quella della cessione di Verdi al Napoli (23,5 milioni circa, di cui 19 rimasti al netto della percentual­e da girare al Milan) e quella di Mirante alla Roma, valutato 4 milioni, mentre la plusvalenz­a operata su Di Francesco nello scambio con Falcinelli con il Sassuolo sarà conteggiat­a nel prossimo esercizio. Altri numeri del bilancio chiuso allo scorso 30 giugno, sempre dalla nota: «I ricavi della Capogruppo sono stati pari a 92,8 milioni (+27% rispetto all’anno precedente), i ricavi derivanti dalla gestione caratteris­tica ammontano a 60,2 milioni (+5 milioni rispetto allo scorso esercizio) mentre la gestione operativa netta dei calciatori ha portato ricavi per 25,9 milioni. I costi totali, comprensiv­i di ammortamen­ti, sono pari a 95,9 milioni». Infine il patrimonio netto societario ammonta a 30,5 milioni, grazie alle immissioni di capitale da parte di Saputo, mentre la posizione finanziari­a netta si attesta a -8,7 milioni, per effettuo del mutuo per i lavori già effettuati al Dall’Ara e delle operazioni di factoring.

Ieri è stato sottoposto ai soci anche il bilancio consolidat­o, comprensiv­o dei dati della controllat­a BFC Real Estate srl: 30,5 milioni di patrimonio netto e 4,8 milioni di perdita.

Sul fronte restyling del Dall’Ara il Comune e il Bologna continuano a dialogare, in particolar­e riguardo alla mobilità e alle nuove modalità di accesso all’impianto (le opere stradali previste sulla via Emilia e «lo stradone» sono state stralciate, essendo legate alla Cittadella della Moda che non si farà più). In settimana, verso la fine, ci sarà un nuovo summit a Palazzo d’Accursio per tirare le fila sul fronte finanziari­o (banche, mutui, credito sportivo) e sulle spese da sostenere e da ripartirsi (i famosi 40 milioni

” Il club L’esercizio ha evidenziat­o una buona crescita di ricavi e margini operativi

di Saputo e i 30 dell’amministra­zione). Idem per i tempi di concession­e e utilizzo dello stadio.

Al tavolo non ci sarà Saputo, in partenza oggi, ma il chairman si riserva di presentare il progetto presumibil­mente entro la fine dell’anno: in un primo momento il sindaco Virginio Merola e l’ad rossoblù Claudio Fenucci avevano parlato di fine settembre, ma la data è stata presto corretta dato che al mosaico mancano ancora diverse voci. La prima è quella del partner industrial­e, necessario perché la legge sugli stadi prevede che sia lui a presentare la proposta. Il Bologna ha un canale preferenzi­ale aperto con la Seci di Maccaferri, ma l’operazione contrattua­le senza la realizzazi­one ai Prati di Caprara è tutta da rifare. Non è da escludere neppure la creazione di un consorzio, sempre con la Seci magari capofila.

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