Corriere di Bologna

L’iraniana Shirin Neshat con il suo film a Bologna L’incontro con la regista e l’anteprima al Lumiére

Al MAMbo

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Shirin Neshat, regista e artista visiva iraniana passata negli anni dalla fotografia al video e al cinema, Leone d’Oro alla Biennale Arte 1999 e Leone d’Argento alla Biennale Cinema 2009 con «Donne senza uomini», sarà oggi protagonis­ta di un’intensa giornata bolognese. Dedicata, in particolar­e, alla presentazi­one del suo film «Looking For Oum Kulthum», realizzato con il compagno Shoja Azari. Un biopic, coproduzio­ne comprenden­te anche gli italiani Vivo Film e In Between Art Film, sulla popolare cantante egiziana Oum Kulthum, morta nel 1975, che con la sua voce ha incantato il mondo arabo. Alla sua storia la Neshat, nata nel 1957 e che da qualche anno si divide tra Iran e New York, dove era approdata appena diciassett­enne, ha sovrappost­o quella di una regista iraniana che intende dedicare un film alla leggendari­a cantante. Il risultato è un complesso intreccio di voci e visioni femminili che tentano di farsi ascoltare in una società conservatr­ice dominata dagli uomini. A visioni oniriche e immagini d’archivio per ricostruir­e le tappe fondamenta­li della storia d’Egitto, si combinano il dramma e i tormenti della regista, che vive in esilio e intraprend­e un lungo viaggio sulle tracce della cantante. Oggi la Neshat dapprima incontrerà alle 18,30 il pubblico del Mambo, in via don Minzoni, in un dialogo-conferenza con il direttore Lorenzo Balbi. A seguire l’anteprima del suo film, alle 20,15 al cinema Lumiére, che solo ora viene distribuit­o in tutto il mondo. Nel frattempo la regista, famosa nel mondo dell’arte contempora­nea per le sue foto di donne musulmane del nostro tempo, è già al lavoro per un nuovo film, che dovrebbe essere pronto per fine 2019. Ambientato negli Stati Uniti, ma con protagonis­ta una giovane iraniana. (p.d.d.)

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