Corriere di Bologna

Ecco il festival su Don Camillo e Peppone

- di P. Di Domenico

Èuno degli scrittori italiani che vanta più traduzioni nel mondo, legato a filo doppio con il cinema visto il successo popolare dei film tratti dalla sua saga su Don Camillo e Peppone.

A cinquant’anni dalla scomparsa e a centodieci anni dalla nascita, Giovannino Guareschi verrà ricordato dal 10 novembre al 9 dicembre a Busseto, paese di Verdi, con un festival inedito dedicato al cinema rurale e ai grandi registi emiliani legati alle tradizioni della propria terra. La prima edizione del «Busseto Festival Guareschi», intitolata «Don Camillo & Peppone», sarà incentrata sul cinema tratto dai testi di Guareschi.

Con la proiezione dei film della saga nel piccolo teatro d’opera di Busseto, introdotti da critici, studiosi, politici e giornalist­i accomunati dalla passione per quel «Mondo piccolo» così caro a Guareschi. La Bassa parmense delle sue origini, tra Fontanelle, Roccabianc­a e Roncole, dove a metà degli anni ‘50 lo scrittore aprì un bar ancora funzionant­e, a due passi dalla casa natale di Verdi, mentre il suo ristorante è oggi sede di un’esposizion­e permanente a cura del Club dei Ventitré. Un «Mondo piccolo», lo descrisse lui stesso, «dalle strade lunghe e dritte, con le case piccole pitturate di rosso, di giallo e blu oltremare, sperdute in mezzo ai filari di viti».

Tra gli ospiti invitati ad accompagna­re le proiezioni, tutte con ingresso libero, figurano gli scrittori Giorgio Vittadini, Michele Guerra e Roberto Balzani, i giornalist­i Alessandro Sallusti, Umberto Brindani, Michele Brambilla, Filiberto Molossi ed Egidio Bandini, il presidente di Fondazione Symbola Ermete Realacci e l’assessore regionale Massimo Mezzetti.

Fuori dal teatro si potranno vedere anche due mostre, «Guareschi fotografo 19401952» e «Giovannino a Busseto, fotocronac­a dalla nebbia», realizzate dall’Ibc nel corso principale e nella piazza del paese. Mentre le trattorie, in fermento negli stessi giorni per il «November Porc», hanno approntato un menu ad hoc che avrebbe messo d’accordo persino Don Camillo e Peppone. «Per noi della Bassa, forse più che per altri - osserva Giancarlo Contini, sindaco di Busseto - Guareschi è il padre di due figli di questa terra che in ogni circostanz­a, tanto più nelle difficoltà, sanno riconoscer­e nell’altro il valore, il rispetto, il lavoro, l’onestà. Siamo noi, quelli che vediamo sullo schermo o di cui leggiamo, noi come forse dovremmo ancora essere».

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 ??  ?? Pellicole e mostre La prima edizione della rassegna è incentrata sul cinema tratto dai testi di Guareschi (sopra), a fianco il logo del Festival dedicato a scrittore e personaggi
Pellicole e mostre La prima edizione della rassegna è incentrata sul cinema tratto dai testi di Guareschi (sopra), a fianco il logo del Festival dedicato a scrittore e personaggi

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