Prati di Caprara, niente summit E il comitato «arruola» Pasolini
Il gruppo democratico a Palazzo d’Accursio rinvia (a data da definire) il summit per decidere la linea da tenere sul destino dei Prati di Caprara: se confermare i 18 ettari di edilizia residenziale sociale (come ha sempre detto il sindaco Virginio Merola), o lasciare integri gli oltre 47 ettari di verde urbano (come chiede il comitato Rigenerazione no speculazione e come auspica l’assessore Matteo Lepore).
Il sindaco ha comunicato ieri ai dem di non poter partecipare all’incontro per motivi di salute e così il summit è saltato. Forse anche perché, suggerisce qualcuno, si è preferito evitare la conta quando le posizioni nel gruppo sono ancora piuttosto fluide. Domani pomeriggio, tra l’altro, inizierà a Palazzo d’Accursio l’istruttoria pubblica sui Prati di Caprara, accompagnata da un sit-in in piazza Maggiore del comitato. Dunque meglio aspettare di vedere che area si
” Lo scrittore I pomeriggi che ho passato a giocare a pallone ai Prati di Caprara sono stati indubbiamente i più belli della mia vita
respirerà nell’istruttoria, che si concluderà sabato, prima di scegliere.
Il comitato, che già quest’estate con le sue proteste ottenne la marcia indietro sulla cittadella della moda, conta di convincere anche stavolta l’amministrazione. E dalla sua parte tira anche Pier Paolo Pasolini, approfittando di una citazione dello scrittore bolognese ucciso nel novembre di 43 anni fa: «I pomeriggi che ho passato a giocare a pallone ai Prati di Caprara sono stati indubbiamente i più belli della mia vita. Mi viene quasi un nodo alla gola, se ci penso». Una frase ripescata dalla pagina di Rai Radio 1, che il comitato ha fatto subito sua: «Oggi sono minacciati proprio da quella speculazione edilizia che Pier Paolo Pasolini vedeva come distruzione della forma della città e della sua cultura».