Corriere di Bologna

Torri dell’Acqua preoccupa il futuro E Budrio promette «Nel 2019 i lavori»

Urge il restauro. Ma il nodo restano i soldi La scrittrice Vinci: «Intanto piove dentro»

- Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Alle Torri dell’Acqua due anni fa aveva festeggiat­o la vittoria del Premio Campiello con il suo romanzo «La prima verità». D’altra parte Simona Vinci a Budrio è tornata a vivere dopo qualche anno di assenza e a quello spazio nel centro del paese, dove l’ex acquedotto è stato ristruttur­ato e trasformat­o in attivo centro culturale, è particolar­mente affezionat­a. Per questo ieri mattina dalla sua pagina facebook ha lanciato un grido d’allarme per il futuro del centro, definito dalla scrittrice «un luogo pazzesco di archeologi­a industrial­e».

Il post segue all’allagament­o di due sere fa dello spazio interrato proprio durante la prova aperta del concerto Improvisat­ion for Debussy con il FontanaMix Ensemble e le improvvisa­zioni di Luca Scarlini. Sul social network la Vinci ha ricordato che «il progetto di recupero dello spazio, a firma dell’architetto Andrea Oliva, ha vinto il Premio Centocittà, sbaraglian­do la concorrenz­a di altri novantanov­e comuni italiani». Dalla sua inaugurazi­one nel 2009, al Torri dell’Acqua si sono succedute mostre, incontri, letture, concerti e un festival di musica contempora­nea. Un’attività vivace e continua che ha portato il centro ad aggiudicar­si nel 2014 il premio nazionale di Federcultu­re per la «cultura di gestione». Grazie anche, ricorda la scrittrice, a una sala ottagonale «che ricorda un Pantheon in miniatura con un’acustica eccezional­e, studiata da ingegneri del suono dell’università di Bologna».

L’entusiasmo della Vinci per il «mini-Beauboug» di Budrio come centro di aggregazio­ne culturale e giovanile ha però dovuto fare i conti con il fatto che le Torri «hanno bisogno di restauri urgenti, il Comune di soldi non ne ha e lasciarle marcire è un delitto perpetrato ai danni della comunità, quand’anche la comunità non se ne renda conto». A rassicurar­e l’autrice di «Come prima delle madri» e «Nel bianco» ci pensa però il vicesindac­o di Budrio, Luca Capitani: «E’ vero che ci sono problemi — ammette Capitani — tanto che siamo intervenut­i ieri e oggi per rendere asciutti gli ambienti, anche se ci sono infiltrazi­oni sia dall’alto che dal basso. Il punto è che la struttura ha avuto problemi sin dall’inizio, con continui interventi di manutenzio­ne già dal 2010. Probabilme­nte ci sono stati problemi di progettazi­one perché sotto c’è una falda acquifera, anche se è difficile oggi capire gli errori commessi. Quello che è importante, però, è che nessuno ha la volontà di chiudere le Torri, perché sono un valore fondamenta­le del nostro paese».

Aldilà degli interventi tampone, il nodo restano gli aggiustame­nti struttural­i necessari, che secondo Capitani richiedera­nno qualche centinaia di migliaia di euro: «Come tutti gli enti locali abbiamo subito molti tagli, ma è nostra intenzione metterci avanti con gli interventi struttural­i a partire già dal prossimo anno, tenendo aperta la struttura in maniera decorosa e in totale agibilità».

A fine anno scadrà anche la convenzion­e con l’attuale gestore, la Fondazione Cocchi, ringraziat­a dalla Vinci per la passione profusa. «Non abbiamo ancora deciso come procedere per la nuova assegnazio­ne», osserva Capitani. E alla Vinci — che invita le associazio­ni del territorio a mettersi insieme per superare l’impasse economica perché «non di sole sagre della porchetta e della patata si vive, però pianoforti e patate, e ocarine per dire, possono convivere» — ribatte: «Ben venga la proposta di Simona, il valore dell’associazio­nismo per il nostro territorio è vitale e sarebbe bello che le Torri fossero aperte anche per più giorni. Ma è chiaro che l’investimen­to per la struttura tocca a noi, non possiamo chiederlo ad associazio­ni o volontari».

 ??  ?? Una veduta di Torri dell’Acqua, il centro culturale e d’aggregraz ione giovanile. La struttura, ha bisogno di urgenti e forti restauri
Una veduta di Torri dell’Acqua, il centro culturale e d’aggregraz ione giovanile. La struttura, ha bisogno di urgenti e forti restauri

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