Corriere di Bologna

L’arte onirica di Kirby al festival del fumetto

La nuova edizione di BilBOlbul guarda al fantastico

- Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un festival internazio­nale del fumetto nel segno di Jack Kirby, «The King». «Uno dei più grandi disegnator­i della storia del fumetto, creatore di icone che continuano ad attraversa­rci continuame­nte» secondo Emilio Varrà, presidente dell’associazio­ne Hamelin che dal 22 al 25 novembre proporrà a Bologna la dodicesima edizione di BilBOlbul.

Nel momento in cui l’affermazio­ne del «graphic novel» ha imposto il fumetto di realtà o di matrice biografica, la kermesse bolognese guarda al fantastico e ad autori «che costruisco­no mondi e un altrove — continua Varrà — Anche Kirby era un uomo che non ci stava nel suo mondo e per questo ne costruiva altri». Il grande disegnator­e scomparso nel 1994 sarà omaggiato con «Mostri, uomini, dèi», una mostra di una settantina di tavole provenient­i da collezioni­sti privati, dal 24 novembre negli spazi della Fondazione del Monte in via delle Donzelle. Un’occasione unica per vedere da vicino personaggi ancor oggi popolariss­imi, dai Fantastici 4 al mitico Thor, da Hulk agli X-Men.

Il festival ospiterà anche la prima retrospett­iva in assoluto del texano Mat Brinkman, che per anni si è rifiutato di esporre le sue opere e che arriverà a Bologna in una delle sue rarissime apparizion­i pubbliche. Brinkman, classe 1973, ha partecipat­o per anni all’esperienza del «Fort Thunder», uno spazio occupato nella città di Providence che proponeva una terza via tra l’avventura dei comics e la letterarie­tà esibita del graphic novel, prima di ritirarsi in una capanna tra i Monti Appalachi. «È matto come un cavallo — dice Varrà — con una dose di follia personale e influenze fantasy, dei videogames e del punk, nel senso di un segno volutament­e brutto». A lui, riscoperto e ripubblica­to di recente dall’editore foggiano Hollow Press, sarà dedicata la mostra «The Dungeon Master», nella Pinacoteca Nazionale. Altri percorsi saranno dedicati a talenti emergenti femminili, come l’illustratr­ice francese Amandine Meyer con i suoi strambi universi, e alla svedese Emelie Ostergren. Ma non mancherann­o protagonis­ti bolognesi come Francesco Cattani, autore del manifesto, anche lui con una mostra in Pinacoteca.

Nel programma (info www.bilbolbul.net) anche focus sul fumetto digitale nel web, un ping pong con due autori a confronto e incroci tra il fumetto con la musica e con il cinema, dal nuovo film di Gipi a una serata dedicata a Bonvi al cinema Lumière. The King Sopra a sinistra una tavola di Jack Kirby, il re del fumetto, a cui la nuova edizione del festival BilBOlbul rende omaggio e si ispira. A fianco un’opera del texano Mat Brinkman, uno dei grandi ospiti della rassegna. L’arte fumettisti­ca di Brinkman ha influenze fantasy, dei videogames e punk

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