La gara social dei progetti cittadini
Rush finale e concorrenza all’ultimo voto per le 33 proposte del Bilancio partecipativo
Le elezioni di midterm in salsa bolognese e partecipativa non sorprendono. Premiano soprattutto progetti sostenuti da comunità forti, con reti più o meno social. Si giocano a colpi di like e di contatti, di mail e di messaggi, prima che sul sito del Comune. C’è chi sfodera volti noti per agguantare voti utili al successo finale e chi catene whatsapp.
A dieci giorni dalla fine, e a metà del periodo di votazione, salgono sul podio dei progetti con il maggior numero di preferenze «Quadrilatero verde» di Santo Stefano, «I love San Ruffillo» del Savena, «La collina in città» di PortoSaragozza, rispettivamente primo, secondo e terzo tra i 33 in lizza. Fanalino di coda con sole 18 preferenze (a ieri) «Via libera all’accessibilità» del Borgo Panigale-Reno.
Ci sono ancora 10 giorni per ribaltare i verdetti. Ad essere premiati saranno più progetti, almeno uno per quartiere con la cifra di 150 mila euro, per un totale di un milione di euro. Può votare chi vive o lavora o studia o fa volontariato nel comune di Bologna, a partire dal 16esimo anno di età.
Le zone interessate da questa seconda edizione del Bilancio partecipativo sono le zone di Casteldebole, Corticella, Costa-Saragozza, Croce del Biacco, Irnerio bassa e San Ruffillo. Ogni progetto vuole migliorare un’area, con un’idea più o meno innovativa ma sicuramente buona.
«Quadrilatero verde» — ora primo e proposto da Làbas assieme ad Arena Orfeonica e l’istituto scolastico del comprensorio U16 — mira a creare in una zona particolarmente urbanizzata, e frequentata anche da bambini e studenti, un percorso verde e socializzante da vicolo Bolognetti, attraverso il parcheggio al civico 10, il cortile interno di IC 16 , il quadriportico, lo spazio del pozzetto, l’Arena Orfeonica fino a via Broccaindosso.
«I love San Ruffillo» — momentaneamente secondo assoluto — prevede la riqualificazione dell’area verde su via Toscana adiacente alle exscuole Ferrari attraverso la realizzazione di una recinzione, una maggior illuminazione, la sistemazione dei vialetti di accesso oggi sconnessi e la creazione di tre aree terrazzate con panchine, giochi per bambini e spazi per il divertimento dei ragazzi da rinnovare, come il campo da basket.
«La collina in città» — terzo, per ora — vuole migliorare la fruibilità dell’area dei 300 scalini, attraverso la sistemazione della scalinata, un accesso valido anche per persone con difficoltà motorie, servizi igienici, contenitori per la raccolta differenziata e un chiosco attrezzato come punto informativo e di ristoro.
C’è tempo fino al 19 novembre per confermare o ribaltare i risultati di oggi. La rete Salvaiciclisti giusto ieri ricordava ai propri sostenitori di diffondere «anche via mail e WhatsApp» il proprio progetto («Copenaghenize Bologna»), ché «siamo indietro di 250 voti rispetto al primo progetto del Quartiere Santo Stefano» e urge «un bel colpo di coda se vogliamo portare un altro po’ di sana ciclabilità in città». Quelli di «La via dei Borghi», al Savena, hanno invece calato l’asso di Giorgio Comaschi come cicerone e testimonial del loro progetto «per collegare Villa Mazzacorati al parco del Paleotto attraverso un percorso che porterà i cittadini a passeggiare in una delle parti più belle della nostra collina». La partita — per tutti — è ancora apertissima.