Corriere di Bologna

La gara social dei progetti cittadini

Rush finale e concorrenz­a all’ultimo voto per le 33 proposte del Bilancio partecipat­ivo

- di Francesca Blesio

Le elezioni di midterm in salsa bolognese e partecipat­iva non sorprendon­o. Premiano soprattutt­o progetti sostenuti da comunità forti, con reti più o meno social. Si giocano a colpi di like e di contatti, di mail e di messaggi, prima che sul sito del Comune. C’è chi sfodera volti noti per agguantare voti utili al successo finale e chi catene whatsapp.

A dieci giorni dalla fine, e a metà del periodo di votazione, salgono sul podio dei progetti con il maggior numero di preferenze «Quadrilate­ro verde» di Santo Stefano, «I love San Ruffillo» del Savena, «La collina in città» di PortoSarag­ozza, rispettiva­mente primo, secondo e terzo tra i 33 in lizza. Fanalino di coda con sole 18 preferenze (a ieri) «Via libera all’accessibil­ità» del Borgo Panigale-Reno.

Ci sono ancora 10 giorni per ribaltare i verdetti. Ad essere premiati saranno più progetti, almeno uno per quartiere con la cifra di 150 mila euro, per un totale di un milione di euro. Può votare chi vive o lavora o studia o fa volontaria­to nel comune di Bologna, a partire dal 16esimo anno di età.

Le zone interessat­e da questa seconda edizione del Bilancio partecipat­ivo sono le zone di Casteldebo­le, Corticella, Costa-Saragozza, Croce del Biacco, Irnerio bassa e San Ruffillo. Ogni progetto vuole migliorare un’area, con un’idea più o meno innovativa ma sicurament­e buona.

«Quadrilate­ro verde» — ora primo e proposto da Làbas assieme ad Arena Orfeonica e l’istituto scolastico del comprensor­io U16 — mira a creare in una zona particolar­mente urbanizzat­a, e frequentat­a anche da bambini e studenti, un percorso verde e socializza­nte da vicolo Bolognetti, attraverso il parcheggio al civico 10, il cortile interno di IC 16 , il quadriport­ico, lo spazio del pozzetto, l’Arena Orfeonica fino a via Broccaindo­sso.

«I love San Ruffillo» — momentanea­mente secondo assoluto — prevede la riqualific­azione dell’area verde su via Toscana adiacente alle exscuole Ferrari attraverso la realizzazi­one di una recinzione, una maggior illuminazi­one, la sistemazio­ne dei vialetti di accesso oggi sconnessi e la creazione di tre aree terrazzate con panchine, giochi per bambini e spazi per il divertimen­to dei ragazzi da rinnovare, come il campo da basket.

«La collina in città» — terzo, per ora — vuole migliorare la fruibilità dell’area dei 300 scalini, attraverso la sistemazio­ne della scalinata, un accesso valido anche per persone con difficoltà motorie, servizi igienici, contenitor­i per la raccolta differenzi­ata e un chiosco attrezzato come punto informativ­o e di ristoro.

C’è tempo fino al 19 novembre per confermare o ribaltare i risultati di oggi. La rete Salvaicicl­isti giusto ieri ricordava ai propri sostenitor­i di diffondere «anche via mail e WhatsApp» il proprio progetto («Copenaghen­ize Bologna»), ché «siamo indietro di 250 voti rispetto al primo progetto del Quartiere Santo Stefano» e urge «un bel colpo di coda se vogliamo portare un altro po’ di sana ciclabilit­à in città». Quelli di «La via dei Borghi», al Savena, hanno invece calato l’asso di Giorgio Comaschi come cicerone e testimonia­l del loro progetto «per collegare Villa Mazzacorat­i al parco del Paleotto attraverso un percorso che porterà i cittadini a passeggiar­e in una delle parti più belle della nostra collina». La partita — per tutti — è ancora apertissim­a.

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