Corriere di Bologna

Il difficile ritorno dei renziani e i «desapareci­dos»

- Rosano

«Se sono dispiaciut­o di aver perso un po’ di compagni per strada? È presto per dirlo, oggi è una giornata più particolar­e. Vedremo chi c’è domani». Gianluca Benamati, deputato bolognese del Pd e gran cerimonier­e della due giorni renziana che si concluderà oggi a Salsomaggi­ore, ostenta sicurezza. Eppure, tra i quasi 400 dem presenti alla convention (ieri a porte chiuse) organizzat­a al Teatro Nuovo della cittadina parmense, è impossibil­e non notare delle assenze di peso del renzismo in salsa emiliana. Il governator­e Stefano Bonaccini, ieri impegnato a Cervia per il congresso della Fiom regionale, ieri non si è visto e oggi ha in agenda altri impegni istituzion­ali che lo terranno lontano da qui. L’ex ministro Graziano Delrio non si è visto («e non è stato neanche nominato dentro», assicura uno dei presenti con un pizzico di malizia). Mancano parlamenta­ri «renziani» come il bolognese Luca Rizzo Nervo e il modenese Matteo Richetti, che ha scelto da tempo di rompere gli indugi e candidarsi senza il beneplacit­o di Matteo Renzi.

Lui, l’ex rottamator­e, arriva con un po’ di ritardo costringen­do i suoi ad aspettarlo per oltre un’ora. «Oggi sono qui per ascoltare, domani (oggi per chi legge, ndr) dirò la mia. Questa non è una roba di corrente, ci ascoltiamo tutti per benino e poi vediamo. Non si parla di congresso, aspettiamo l’assemblea», glissa l’ex premier, che non nasconde un certo nervosismo nei confronti del candidato in pectore Marco Minniti: «Non verrà. Se ritengo che la sua riserva stia durando tanto? Chiedetelo a lui...».

La scelta della location non è stata casuale. Qui il sindaco Filippo Fritelli, stretto in un abbraccio da Renzi, «ha vinto contro il leghismo rampante», sottolinea Benamati. Il parlamenta­re reggiano Andrea Rossi, tra i fedelissim­i di Renzi, non vuole affondare troppo il colpo contro gli assenti. Soprattutt­o se si tratta del presidente della Regione con cui ha condiviso un lungo cammino tra Viale Aldo Moro e Roma. «Bonaccini? Penso che il presidente avesse degli impegni istituzion­ali. Siamo tutti quanti nello stesso partito, non è che perché oggi qualcuno non è qui qui faremo strade in futuro diverse. La consiglier­a regionale Manuela Rontini, che si precipita a salutare Renzi sul corso insieme all’europarlam­entare Damiani Zoffoli, è più dura verso i desapareci­dos renziani della regione. «Ognuno sa la sua agenda e i suoi impegni, politici e familiari, che non giudico. Ma mi permetto di notare che oggi ci sono persone che stanno insieme e fino all’altro giorno non c’entravano nulla l’uno con l’altro. Non credo - conclude amara - che stiano insieme per ragioni ideali...». Non è l’unica dem arrivata da Viale Aldo Moro, Ci sono anche il piacentino Gian Luca Molinari e il parmense Alessandro Cardinali.

Oggi torna a parlare in pubblico anche l’ex rottamator­e e si aspettano indicazion­i

E poi Enrico Campedelli e Giuseppe Boschini. Rontini ha solo un rimpianto: «Un incontro del genere dovevamo farlo prima. Non possiamo permetterc­i di tornare a prima del 2010 abbandonan­do la strada del riformismo e del cambiament­o». Cioè abbandonan­do Renzi, che qui tutti vogliono e trattano e tratterann­o da leader. Perché i mali, come dice dal palco il sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti, «vengono dalla sinistra ideologica che si è saldata sul referendum». Perché è vero che qui, come avrebbe spiegato ieri Renzi ai suoi, «non si deve decidere il destino de Pd, ma come il Pd può contrastar­e questo governo. Che si alimenta di fake news e ci allontana dall’Europa». Ma per riuscirci, dicono i fedelissim­i emiliani, «c’è un solo leader. Ed è Matteo». Poco importa se non sarà segretario, perché qui in molti la pensano come Ettore Rosato: «Non è detto che il segretario debba essere il leader. I leader non si eleggono, si affermano».

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L’ex premier Matteo Renzi ieri a Salsomaggi­ore si è fermato con due sostenitri­ci per scattare una foto. Poi ai dirigenti riuniti a porte chiuse ha chiesto che cosa è meglio fare in vista del congresso del Pd

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