Corriere di Bologna

La Camst punta a un miliardo di fatturato

Obiettivo del colosso della ristorazio­ne per il 2021 è far crescere i ricavi di 250 milioni

- di Alessandra Testa

Non solo ristorazio­ne. La tradizione culinaria italiana targata Camst guarda al futuro e promette un’espansione territoria­le e dei servizi offerti con l’apertura di nuovi locali, soluzioni innovative, sostenibil­i e su misura oltre che una road map di acquisizio­ni e fusioni per darsi una presenza ancora più strutturat­a in Europa.

Sono questi gli obiettivi che il gruppo leader nella ristorazio­ne italiana – 15mila dipendenti e oltre 130 milioni di pasti distribuit­i ogni anno – si pone da qui ai prossimi tre anni e che, secondo il piano strategico 2019-2021, dovrebbero portare nelle casse un miliardo di euro di ricavi, con un incremento di fatturato pari a 250 milioni di euro rispetto ai 750 milioni di euro del 2017.

Le tre direttrici di mercato del colosso cooperativ­o di Castenaso sono quelle di sempre: la ristorazio­ne, che rappresent­a dalla nascita il core business del gruppo nei segmenti scolastico, aziendale e sociosanit­ario; il facility management, che dal 2017 comprende anche servizi di pulizie e sanificazi­one di ambienti e attività di costruzion­e, manutenzio­ne e gestione di impianti elettrici, meccanici ed energetici, e l’internazio­nalizzazio­ne.

I numeri attesi sono ambiziosi: nei prossimi tre anni l’obiettivo è una crescita dei ricavi pari a 140 milioni di euro nella ristorazio­ne, a 50 milioni di euro nell’organizzaz­ione strategica e ad altrettant­i 50 milioni per lo sviluppo del marchio in Europa. L’idea è quella di arrivare nel 2021 con un rapporto Italia/estero di 80/20 con 800 milioni di fatturato per Camst Italia e 200 milioni di fatturato per Camst Internatio­nal, per un investimen­to sul triennio di 100 milioni totali. Oggi Camst Internatio­nal è già presente in Spagna, dove nel 2017 ha prodotto 54,6 milioni di fatturato e dove ad ottobre il gruppo ha completato l’acquisizio­ne della azienda di Saragozza specializz­ata nella ristorazio­ne scolastica Comér Bien, in Germania (54 milioni di fatturato) e Danimarca (37 milioni). A queste cifre si aggiungere­bbero ulteriori 10 milioni di euro di fatturato provenient­i da nuovi progetti innovativi e start up ancora da avviare.

«Il nostro è un piano strategico ambizioso — rimarca il direttore generale di Camst, Antonio Giovanetti —. Forte dei suoi settant’anni di storia, Camst non smette di innovarsi per valorizzar­e la cultura del cibo e la qualità dei servizi offerti in Italia e in Europa».

Un piano ambizioso

Il gruppo non smette di innovarsi per valorizzar­e la cultura del cibo e la qualità dei servizi

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