Corriere di Bologna

Xm24 occupato, un bando per nuovi spazi «aperto a tutti»

Sarà aperto a tutti. Merola: «Nello stabile dobbiamo fare case popolari»

- di Beppe Persichell­a

I tempi stringono; il Pd pressa da mesi la giunta perché si trovi una soluzione; nel frattempo parte la raccolta firme di Insieme Bologna di Manes Bernardini. Ma in due settimane, visto anche il clima di sgomberi a livello nazionale, assicura il sindaco Virginio Merola, si troverà velocement­e una quadra e non solamente per il centro sociale di via Fioravanti.

Entro la fine del mese il Comune pubblicher­à un avviso pubblico per l’assegnazio­ne di spazi in città, aperto a tutte le associazio­ni che avranno i requisiti richiesti, Xm24 compreso. Più luoghi in più quartieri, quindi non per forza il futuro per il centro sociale sarà al Navile. «Sarà un percorso trasparent­e, non ci sono corsie preferenzi­ali. Non faremo un bando per l’Xm24, ma per assegnare spazi di socialità su tutta la città. E se loro hanno i titoli, ci sarà una commission­e che aggiudiche­rà gli spazi», ha spiegato Merola. Il modello che ha portato Làbas al vicolo Bolognetti, insomma, anche se quel percorso era tutto interno al Santo Stefano mentre ora è interessat­a tutta la città. «All’Xm24 proponiamo di partecipar­e ai bandi per avere la possibilit­à di concorrere per un’altra sede, perché noi lì abbiamo in mente di fare case popolari. Lo ribadisco, questa è una priorità dell’amministra­zione», ha ripetuto il sindaco. Nulla contro l’Xm24, assicura, «se non che quella zona è bene che sia destinata ad aumentare le case di proprietà del Comune attraverso Acer». E giovedì sarà lo stesso sindaco a spiegare i dettagli dell’avviso pubblico nel consiglio di Quartiere al Navile.

La questione dell’Xm 24 va avanti oramai da quasi due anni, dal quando alla fine del 2016 è scaduta la convenzion­e e poi si sono susseguiti avvisi di sfratto senza alcun esito da parte del centro sociale. Un temporeggi­amento che non è stato mai troppo gradito dal Pd e dall’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini, e ultimament­e anche il presidente del quartiere Daniele Ara aveva sollecitat­o un’accelerazi­one dell’amministra­zione. Ora potrebbe arrivare una svolta, anche se «non dipende tutto da noi», mette le mani avanti il sindaco. Se gli attivisti «capiscono l’opportunit­à e la colgono, io credo che tutto si possa risolvere tranquilla­mente. Il problema è comprender­e che non vogliamo cacciare via loro, ma che abbiamo bisogno di quell’immobile da destinare alla realizzazi­one di case popolari».

Per questo la raccolta firme di Insieme Bologna (ieri il banchetto del movimento di Manes Bernardini si trovava in via Albani, proprio di fronte al centro sociale) è la strada sbagliata, a sentire Merola. «Continuare a volerlo ridurre a un problema di ordine pubblico non risolve nulla — sostiene Merola — perché resterebbe­ro insoluti i problemi. Con l’accordo, invece, noi puntiamo a evitare di trasformar­e la questione in un problema di ordine pubblico».

Palazzo d’Accursio sta monitorand­o anche l’evolversi della situazione che riguarda Crash. Il centro sociale è a un passo dal siglare un accordo in zona Corticella con il privato proprietar­io dell’immobile occupato, ma «è una modalità diversa» da quella dell’Xm24, distingue il sindaco Merola, «nella quale come Comune non siamo direttamen­te interessat­i». Una modalità diversa «ma interessan­te, perché non si segue più la strada delle occupazion­i, bensì quella dell’accordo con i privati». Una strada, dice il sindaco, che sta seguendo tutto con il questore Gianfranco Bernabei, «più ragionevol­e rispetto alle contrappos­izioni del passato».

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