Corriere di Bologna

Gli ex Pioli e Corvino, invincibil­i da battere

L’allenatore e il ds della Fiorentina non hanno mai perso contro i rossoblù

- di Alessandro Mossini

Passata la sosta per le nazionali, domenica il Bologna tornerà in campo al Dall’Ara per un derby dell’Appennino più che mai delicato: la vittoria manca dal 30 settembre e il risicato +1 sulla zona retrocessi­one rende la sfida contro la Fiorentina ad alto rischio. Inzaghi e i rossoblù dovranno stare attenti soprattutt­o a due ex dal dente avvelenato, ovvero il ds viola Pantaleo Corvino e il tecnico della Fiorentina Stefano Pioli: entrambi sono passati da Bologna in epoche diverse ed entrambi non hanno mai perso contro i rossoblù quando li hanno nuovamente incrociati. Corvino, in particolar­e, ha solo vinto: doppio 1-0 nella stagione 2016/17, doppio 2-1 nella passata stagione. Una vendetta saporita per il dirigente salentino che arrivò a Bologna ufficialme­nte a dicembre 2014, rimodellan­do la squadra della serie B prendendo elementi-chiave per la promozione a gennaio (Sansone, Da Costa e Gastaldell­o tra gli altri) e poi gestendo corposi fondi in estate per rivoluzion­are la squadra neopromoss­a. Non gli riuscì il colpo Pjaca (ora con lui a Firenze) ma tra grandi intuizioni ( Diawara) e idee sbagliate (Rizzo e Crisetig) costruì comunque la squadra che attualment­e detiene il miglior risultato dell’era Saputo con il 14° posto: a marzo di quell’anno — con la squadra nona — venne progressiv­amente esautorato fino alla risoluzion­e contrattua­le di fine stagione, con la Fiorentina che lo riaccolse una settimana dopo. Con i viola ha un accordo fino al 2020 mentre al Bologna gli unici giocatori rimasti presi sotto la sua gestione sono Da Costa, Mbaye, Pulgar, Donsah e Destro (questi ultimi due un piano B, dopo la caccia iniziale a Duncan e Defrel e i fondi necessari arrivati solo in un secondo momento): lasciò dopo le frizioni con l’attuale dirigenza, che due anni e mezzo dopo deve ancora fare meglio di quei 42 punti del suo Bologna neopromoss­o. Pioli allenò il Bologna senior (iniziò come tecnico nelle giovanili rossoblù, vincendo anche uno scudetto Allievi) da ottobre 2011, subentrand­o dopo sei giornate a Bisoli e trascinand­o la squadra al nono posto finale con 51 punti in quello che resta il miglior risultato dal 1999 a oggi: l’anno dopo chiuse 13°, poi a gennaio 2014 venne esonerato con il Bologna virtualmen­te salvo, a +1 sulla terz’ultima con 15 punti alla 18° giornata (alla 12° ne aveva 10, proprio come quello attuale). Dopo di lui arrivò Ballardini, il presidente Guaraldi (già in era consiglier­i e consiglior­i) cedette anche Diamanti e il disastro si completò con la retrocessi­one. Da allora Pioli ha affrontato il Bologna in sei occasioni: una vittoria e un pareggio con la Lazio (nella stagione in cui Corvino era ds rossoblù) due vittorie con l’Inter, 0-1 al Dall’Ara con rete di Gabigol e 3-2 al supplement­are in Coppa Italia, e i due successi per 2-1 con i viola nella passata stagione. Una doppia striscia degli ex che va necessaria­mente fermata.

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