Corriere di Bologna

Lavoropiù, ottava perla Battuta Montegrana­ro

Archiviata anche la pratica Montegrana­ro. La squadra di Martino a grandi passi verso la promozione

- Di Enrico Schiavina

L’ottava meraviglia della Fortitudo è un colpo forse mortale inferto al campionato. A metà novembre non si potrà dire, ma vale un pezzettino di promozione l’impresa di Porto San Giorgio, l’ennesima di una squadra che proprio non riesce a perdere. Otto su otto, giocando 5 volte fuori, stracciand­o tutte o quasi le avversarie più forti: la corsa continua, travolgent­e, battuta sul suo campo anche Montegrana­ro, ora cacciata a -4, assieme a Treviso e Forlì, superando ogni difficoltà compresa una lunga serie di infortuni di cui nessuno ormai si ricorda più. Non siamo nemmeno a un terzo della maratona ma questa vittoria ha un significat­o enorme: se non perde nemmeno quando segna «solo» 76 punti, il minimo da inizio stagione, quando c’è chi sembra giocare a rovescio, dovrà davvero cambiare il mondo perché questa squadra possa impantanar­si nelle 22 partite che restano. L’ultima volta che Kenny Hasbrouck ha sbagliato 4 tiri liberi in fila — tutti in un momento chiave — sarà stato forse quando andava alle elementari, ma se subito dopo il bomber della Effe schiaffa dentro una botta da sette metri in step-back, quella del +4 a 20” dalla fine, vuol proprio dire che le cose quest’anno devono fine bene. Nella serata in cui Leunen non segna nemmeno un canestro in azione, soffrendo assieme agli altri lunghi l’atletismo di Simmons, uno che non guarda molto il canestro (5/8) ma oscura il cielo a tutti con 5 stoppate, la risposta non è quella di chi ancora è convinto che alla Effe sarebbe servito un centro più atletico. No, la risposta è una prova di grande sacrifico di squadra. E poi le 4 triple di Venuto, manna da cielo in un secondo tempo (41-42) all’arma bianca. Impattato il primo quarto, l’ultimo vantaggio gialloblu del primo tempo era stato il 18-17 a inizio secondo, ispirato dai bolognesi Mastellari e Negri. Il primo flash del solito, rapace Cinciarini, 11 punti nei suoi primi 10’, vale il primo scarto esterno in doppia cifra (2232) ma al riposo la Effe stringe solo un +4, rendita modesta visto che ha il 60% dal campo (contro il 34%) ed è sopra anche a rimbalzo (+3, alla fine 7). La qualità crolla a inizio terzo, 8-0 quando si accende Amoroso, due triple (una di tabella) per la fuga dei gialli a +6. Unici segnali di vita da Venuto, due botte a sorpresa dall’arco in pochi secondi, ma va in crisi pure Cincia, che si fuma tre falli in un amen con sfondo, tecnico e poco dopo il tocco che consente un gioco 3+1 a Treier, addirittur­a. Vuol dire + 7 Extralight alla terza boa, massimo vantaggio, ma l’Aquila ne vien fuori anche stavolta: ancora Venuto e tanto Hasbrouck nella bolgia.

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 ??  ?? Match-winner Nonostante molti errori, Kenny Hasbrouck ha preso per mano la squadra, segnando punti importanti in chiave promozione
Match-winner Nonostante molti errori, Kenny Hasbrouck ha preso per mano la squadra, segnando punti importanti in chiave promozione

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