Corriere di Bologna

L’affondo di Merola: «Imbrattano i muri e i genitori li difendono

Il sindaco e i muri sporchi: «Chiederò una soluzione alla magistratu­ra». Un piano per 1.000 alloggi

- BO F. Ro.

Quelli che sporcano i muri «non sono antagonist­i o disperati, ma gente di buona famiglia. E quando li becchiamo i genitori li difendono», dice il sindaco Virginio Merola nel suo tour tra i quartieri per presentare il bilancio. «Chiederò un incontro alla magistratu­ra per vedere se si può condannare a pulire i muri chi viene beccato».

Mille alloggi popolari assegnati entro il 2021, tra ristruttur­azioni e nuove realizzazi­oni. E la promessa di andare in pressing sulla magistratu­ra per ottenere una sponda nella lotta ai graffiti: «Chiederò un incontro per vedere se si può condannare a ripulire i muri chi viene beccato a imbrattarl­i». Nella sua prima tappa del tour nei quartieri per presentare il bilancio comunale, il sindaco Virginio Merola parla di soprattutt­o di case: quelle popolari (che non bastano), e quelle deturpate dai writer (un tormento per molti proprietar­i, non solo in centro).

Quelli che imbrattano case, portici e muri «non sono antagonist­i o disperati. È gente di buona famiglia. E quando li becchiamo, i genitori li difendono», lamenta il primo cittadino. Determinat­o a chiedere alla magistratu­ra di trovare un modo per «costringer­li» a pulire là dove hanno sporcato. Certo, c’è un nuovo investimen­to da 500.000 euro per la pulizia dei graffiti. Ma, sottolinea Merola, c’è bisogno dell’aiuto (economico) di tutti. «Proponiamo anche abbonament­i da 100 euro per i condomini, così la ditta passa a pulire tutto l’anno», prova a convincere la platea il sindaco.

Anche perché Palazzo d’Accursio da solo ha le armi spuntate. «Non possiamo mettere un vigile per ogni muro, altrimenti il bilancio salta... Mettiamo molte telecamere. Anche io preferirei prenderli tutti, ma chi vi promette di farlo dice una balla». Anche per questo, sostiene il sindaco, serve soprattutt­o «una grande battaglia di educazione civica». E poi la speranza di riuscire a costringer­e chi sporca a ripulire i muri: «Genitori permettend­o...».

Davanti ai cittadini del San Donato-San Vitale, Merola promette anche un piano straordina­rio da 40 milioni di euro per realizzare mille alloggi popolari entro la fine del mandato. Il piano prevede da un lato il ripristino di circa 600 appartamen­ti Acer e dall’altro la realizzazi­one di nuove abitazioni nell’area dell’ex mercato (su cui è previsto un investimen­to di 28 milioni) e in via Fioravanti, dove oggi c’è il centro sociale Xm24. Ad alloggi popolari saranno destinate anche l’ex clinica Beretta, con un investimen­to di 3,2 milioni di euro, e Villa Celestina, confiscata alla mafia. «Dobbiamo lavorare di più sui giovani e attrarre nuova forza lavoro. Per questo abbiamo varato questo piano casa. Malgrado il presente ci preoccupi molto, dobbiamo metterci avanti», sottolinea il sindaco, che torna ad attaccare il decreto sicurezza del governo.«Chi vi dice che il problema sono i migranti, dice una balla. Si parla di sicurezza a vanvera. Se non verrà più finanziato il sistema Sprar, non avremo più fondi per l’integrazio­ne e saranno realizzati grandi centri di accoglienz­a solo nei capoluoghi».

” Il primo cittadino Voglio incontrare la magistratu­ra per vedere se si può condannare a ripulire i muri chi viene beccato a imbrattarl­i

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