«Torno nel mio ateneo per sondare le galassie»
Annalisa Bonafede
La carriera di Annalisa Bonafede è partita da Bologna, è andata all’estero dove avrebbe potuto proseguire indisturbata ma poi è tornata a Bologna. Non è proprio un giro astronomico, come lei è abituata a studiare, ma quasi. Nata a Parma, 35 anni, associata di Astrofisica e astronomia, dopo laurea e dottorato a Unibo è partita per la Germania per una serie di post-doc (assegni di ricerca) prima a Brema e poi ad Amburgo dove nel 2016 junior professor, cioè associata. Nel 2017 il suo progetto per studiare le emissioni non termiche degli ammassi di galassie ha vinto un Erc da un milione e mezzo di euro in cinque anni. E le sirene di Unibo si sono fatte sentire. «Con la mia ricerca vorrei combinare osservazioni diverse per capire l’origine di misteriose radio-emissioni da parte di ammassi di galassie — spiega —. Ho mantenuto una collaborazione con l’Università di Amburgo, per cui ci saranno anche alcuni ricercatori di quell’istituto che parteciperanno allo studio». La campagna acquisti dell’Università di Bologna è stata particolarmente efficace sulla professoressa Bonafede fino a convincerla a tornare a casa. «Sono contenta di essere tornata in un’università che è molto prestigiosa anche nel settore della fisica e dell’astrofisica — conclude —, qui troverò le condizioni migliori per fare ricerca, la mia ricerca».