«Grazie Dallara, che telaio!» Parola di Sophia
Il telaio dell’azienda emiliana decisivo per salvare le gambe della pilota nell’incidente a Macao
«Grazie Dallara che ha costruito davvero un grande telaio» ha detto dall’ospedale di Macao Sophia Floersch, la 17enne pilota tedesca sopravvissuta al terribile schianto il cui video ha fatto il giro della Rete: per lei si ipotizza un recupero pieno. Parole che inorgogliscono Giampaolo Dallara, l’82enne patron della casa parmense che ha sfornato la vettura di Formula 3.
Le immagini dell’auto da corsa che vola fuori pista a un paio di metri d’altezza hanno fatto il giro del mondo, ma se il pilota che c’era dentro se l’è cavata il merito va ricercato dalle nostri parti. «Grazie Dallara» ha detto dall’ospedale di Macao Sophia Floersch, la 17enne tedesca sopravvissuta al terribile schianto che in rete è ormai virale: dopo 11 ore di intervento ha mosso gli arti, le prospettive sono quelle di un pieno recupero. La ragazza ha trovato anche il modo di postare sui social i ringraziamenti allo staff medico che gli ha salvato la vita e alla Dallara Group «Che ha costruito davvero un grande telaio». Parole che inorgogliscono Giampaolo Dallara, l’82enne fondatore e patron della casa che ha realizzato la vettura di formula 3 protagonista dell’incidente.
«Merito dei nostri ragazzi, delle capacità di un’azienda tutta made in Italy, in particolare per gli accorgimenti nella parte anteriore della vettura che sono riusciti a preservare le gambe di Sophia» dice l’ingegner Dallara da Varano De’ Melegari, provincia di Parma, dove l’azienda da lui creata da quarant’anni sforna auto da competizione. Un piccolo e talvolta dimenticato gioiello della motor valley, fatturato di 74,5 milioni nel 2017, circa 200 auto prodotte all’anno, dalla Formula 3 alle Indycar alle serie Gp2 e Gp3.
Cuore e produzione sempre in Emilia, ma dal 2012 anche un futuristico centro ricerche e sviluppo a Indianapolis per le Indycar, uno dei campionati di cui è fornitrice unica. Ora arriva anche il riconoscimento sugli standard di sicurezza. «Ovviamente - aggiunge Dallara - bisogna dare grande merito anche alla federazione, che ha alzato gli standard di sicurezza e continua a monitorare con attenzione i circuiti. Mentre noi cerchiamo di fare sempre bene il nostro lavoro. E appena si sarà ripresa, chiamerò la Floersch per fargli di persona gli auguri di una pronta guarigione».
A parte la giovanissima pilota tedesca, è sorprendente che nell’incidente di Macao nessuno abbia riportato conseguenze serie: l’altro pilota coinvolto, il giapponese Sho Tsuboi, ed uno fotografi all’interno della tribunetta contro cui si è schiantata l’auto sono già stati dimessi, un secondo fotografo ed un commissario di gara lo saranno a breve.