Corriere di Bologna

Morto nell’Alfa cappottata, arrestato l’autista fuggitivo

Aveva la patente sospesa per l’alcol. L’accusa di omicidio stradale

- Maria Centuori © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Ho avuto un brutto incidente, vieni a prendermi». Doru Ionut Paladuta, 32enne romeno, non immaginava che in quell’incidente da cui stava fuggendo era appena morto uno dei suoi cari amici. Mentre i vigili del fuoco tentavano di liberare dalla lamiere dell’Alfa 147, in un campo tra Anzola e Crespellan­o, il corpo senza vita di Costel Harabagiu, operaio 38enne romeno, e degli altri tre amici feriti, il 32enne nonostante le ferite rimediate nello schianto è fuggito via a piedi perché non avrebbe potuto guidare l’auto dell’amico. Un anno fa, infatti, la sua patente è stata sospesa per guida in stato di ebbrezza. E probabilme­nte Doru Ionut ha bevuto anche domenica sera a cena. Solo l’esito degli esami cui è stato sottoposto dimostrera­nno qual era il suo tasso di alcol nel sangue mentre era alla guida.

Quel che è certo è che con il volto sanguinant­e domenica sera intorno all’una ha telefonato a un altro amico e si è fatto venire a prendere senza raccontarg­li cosa era appena accaduto. Fino a lunedì, quando si è reso conto leggendo i giornali online che i carabinier­i della Compagnia di Borgo Panigale lo stavano cercando perché l’amico era morto. E quando è arrivato a casa sua a Castiglion­e dei Pepoli ad aspettarlo c’erano proprio i militari con i colleghi delle stazioni di Vergato e Castiglion­e dei Pepoli. Da domenica sera le indagini hanno tentato di dare il prima possibile un nome a quell’uomo che i testimoni hanno visto uscire barcollant­e dall’auto e fuggire via. Non si sa ancora dove si sia fatto recuperare. Ma il suo cellulare ha agganciato una cella nella zona dell’incidente e dopo una serie di controlli incrociati, con tutte le testimonia­nze e il racconto dei tre feriti che con il passare delle ore sono riusciti a fornire, seppure sotto choc, qualche dettaglio in più, il rebus è stato risolto.

Ora Doru Ionut Paladuta è alla Dozza con l’accusa di omicidio stradale aggravato dalla fuga e dall’omissione di soccorso. Senza contare il fatto che guidava con la patente sospesa. Oggi è prevista la convalida dell’arresto. Non era la prima volta che i cinque cenavano tutti insieme ad Anzola. Quando però domenica sera è arrivato il momento di guidare Costel, il 38enne romeno che ha perso la vita nell’incidente, ha dato le chiavi della sua Alfa 147 all’amico 32enne. Per cause ancora al vaglio degli investigat­ori l’auto è uscita fuori strada. Quella stessa auto con cui più volte i due amici romeni si sono fatti fotografar­e sorridenti per poi postare le foto sui loro rispettivi profili Facebook.

 ?? Ribaltata ?? L’Alfa 147 ribaltata in un campo dopo l’uscita di strada, nell’incidente è morto un 38enne e altri tre occupanti sono rimasti feriti, l’autista è fuggito La vittima
Ribaltata L’Alfa 147 ribaltata in un campo dopo l’uscita di strada, nell’incidente è morto un 38enne e altri tre occupanti sono rimasti feriti, l’autista è fuggito La vittima
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 Nella foto Costel Harabagiu, l’operaio 38enne romeno morto nell’incidente stradale dell’altra notte quando la sua Alfa, guidata da un connaziona­le, è uscita di strada e si è cappottata in un campo di Zola Predosa, l’autista dopo lo schianto è fuggito a piedi ma ieri è stato rintraccia­to dai carabinier­i

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