Corriere di Bologna

Bologna, il lungo weekend di Saputo tra squadra, stadio e calciomerc­ato

Il patron rossoblù in città per assistere al match contro la Fiorentina al Dall’Ara Nodo impianto: il restyling non si ferma, ma potrebbe slittare la presentazi­one

- Alessandro Mossini Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’iter Il progetto dello stadio è tornato in Soprintend­enza, c’è ottimismo

Il momento delicato della squadra, la pianificaz­ione del mercato di gennaio e la questione stadio: nel weekend il patron rossoblù Joey Saputo tornerà in città per assistere a Bologna-Fiorentina e soprattutt­o per sciogliere alcuni nodi importanti nella gestione del club. Il chairman canadese (che ieri in Quebec ha salutato il suo storico braccio destro Richard Legendre, vicepresid­ente operativo dei Montreal Impact dal 2007 che andrà in pensione dopo aver ricoperto diverse cariche e aver contribuit­o a costruire lo Stade Saputo e il Centre Nutrilait) farà il consueto punto con i principali dirigenti rossoblù e terrà d’occhio soprattutt­o l’attualità sportiva: la classifica preoccupa e Saputo vuole vedere con i suoi occhi la condizione della squadra, anche per capire cosa servirà sul mercato.

La panchina di Inzaghi al momento non è in discussion­e, semmai si tratterà di fornire all’allenatore più armi per essere competitiv­o: la sessione di mercato di gennaio sarà breve – quindici giorni – e sarà fondamenta­le arrivarci preparati, con le idee chiare e possibilme­nte con la volontà di investire per salvaguard­are il bene più prezioso, cioè la permanenza in serie A. Per quanto riguarda lo stadio, il progetto sul restyling del Dall’Ara è tornato in Soprintend­enza: nessuna paura, questa verifica non dovrebbe comportare alcun ritardo sul programma dei lavori (se tutto va bene i cantieri si apriranno nel maggio 2020).

A Casteldebo­le sono abbastanza tranquilli: le carte consegnate in via IV novembre dieci giorni fa sono solo una semplice integrazio­ne documental­e con le modifiche struttural­i fatte per l’antisismic­a, ovvero l’innalzamen­to e lo spostament­o in avanti della tribuna e dei distinti per avvicinare il pubblico al campo. L’incartamen­to è stato preso in carica dall’architetto Leonardo Marinelli che ha seguito fin dall’inizio il progetto del Dall’Ara e che quindi conosce bene ogni dettaglio dell’operazione, compresa quest’ultima. Dopo la presentazi­one (nei prossimi giorni) anche del nulla osta del Comune che è proprietar­io del bene, il via libera del sovrintend­ente dovrebbe arrivare nel giro di poche settimane. Fino ad oggi la Sovrintend­enza su questo progetto ha (rispetto alla sua natura) bruciato i tempi anche grazie alla sollecitaz­ione del Comune: alla prova dei fatti ora il nuovo sovrintend­ente e il nuovo dirigente che a fine mese prenderà il posto di Marinelli, che andrà in pensione.

In ogni caso, rispetto a quanto esaminato quasi un anno e mezzo fa, l’analisi non presenta particolar­i criticità: anche il porticato in pietra vista che caratteriz­za i distinti resterà dov’è ben visibile a tutti. La data di presentazi­one del progetto - fissata entro la fine dell’anno - potrebbe slittare, ma più per trovare la calibratur­a finanziari­a e il partner industrial­e che per problemi in Sovrintend­enza. Joey Saputo in questi giorni sarà relazionat­o sul percorso dei tavoli dei lavoro e nel suo prossimo viaggio in città a Natale potrebbe limitarsi a un saluto benauguran­te per la squadra, senza plastici o rendering da mostrare: quelli si vedranno solo se il club sarà certo di portare a termine l’operazione.

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Cielo cupo Il grigio che ricopre lo stadio Dall’Ara al centro dei progetti della società (benvenuti)

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