Corriere di Bologna

Oltre il danno, la beffa: ammessi due errori del Var

Il workshop

- A. Mos © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ieri il Bologna è tornato ad allenarsi a Casteldebo­le dopo due giorni di pausa, ma probabilme­nte a Inzaghi stavano ancora ronzando in testa le parole del designator­e arbitrale Nicola Rizzoli: lunedì a Milano si è tenuto il workshop tra i vertici dell’Aia e gli allenatori di serie A dove è stato evidenziat­o come due dei sette errori fin qui commessi in questa stagione, pur in presenza del Var, siano andati a discapito del Bologna. Gli episodi nei quali è stato ammesso l’errore curiosamen­te riguardano la stessa coppia di arbitri, Orsato e Manganiell­o: l’abbaglio più evidente (l’unico rimasto tale in A nonostante l’on field review) riguarda Bologna-Udinese, quando ci fu un evidente fallo in area su Svanberg, il Var Orsato convocò Manganiell­o allo schermo, ma incredibil­mente il penalty non venne assegnato. È stato considerat­o errore anche quello di Chievo-Bologna: il rigore dell’1-1 assegnato da Orsato per fallo di mano di Calabresi non era tale, ma il Var Manganiell­o ha taciuto. I falli di mano restano la situazione con maggiore discrezion­alità arbitrale e presto l’Ifab toglierà il concetto di volontarie­tà: si dovrebbe passare alla “regola dell’orologio” e avere le braccia dalle 4.40 in su (immaginand­o un ipotetico quadrante) sarà sempre punito.

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