Uomini violenti, quadruplicato il numero degli allontanati
A Bologna nell’ultimo anno sono quadruplicati gli allontanamenti dal nucleo familiare di uomini maltrattanti, effettuati dalla polizia su disposizione della Procura. Se nel 2017, infatti, tra città e provincia i casi si potevano contare sulle dita di una mano — appena cinque allontanamenti — nel 2018 sono stati venti. Questi i dati raccolti dal lavoro di prevenzione della Questura di Bologna, che anche ieri mattina era in piazza Maggiore per la campagna d’informazione contro la violenza di genere «Questo non è amore».
«La polizia rappresenta il giusto riferimento anche per le richieste preventive, per agire appunto in via preventiva», sottolinea Gabriella Panarace, dirigente della divisione Anticrimine di Bologna. Da novembre 2017 a novembre 2018 le segnalazioni sono state un centinaio. E di queste, che risultano come esposto in Questura, in 40 casi si è proceduto con l’ammonimento dell’uomo violento. Ammonimenti che non sempre precedono l’allontanamento. E che numericamente sono in linea con l’anno precedente (nel 2017 sono stati 37, nel 2018 sono arrivati a 40). «Ai primi accenni di un comportamento violento — fa presente l’ispettore di polizia Maria Petrelli — è importante fare una segnalazione alle forze dell’ordine e interrompere così una catena di condotte sbagliate ».
Anche il coordinamento dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna ha snocciolato numeri che dimostrano l’ampiezza del fenomeno. Le donne dall’inizio dell’anno fino al 31 ottobre si sono rivolte ai centri in regione sono state 3.629, 273 quelle ospitate nelle strutture dei centri. Anche i numeri del primo rapporto dell’osservatorio regionale sulla violenza di genere sono impressionanti. L’Emilia-Romagna è una delle regioni dove i tassi di violenza contro le donne sono più alti, ma è anche la prima per le denunce di violenze sessuali e la quarta per femminicidi.
Nell’ultimo quinquennio le donne che hanno sporto denuncia per aver subito una violenza sono state oltre 31 mila, mentre 66 sono state assassinate. In Emilia-Romagna ci sono 20 centri antiviolenza, 39 case-rifugio e 10 presidi per uomini maltrattanti. Il centro di Bologna dedicato agli uomini che vogliono smettere si usare violenza, aperto un anno fa, ha avuto una trentina di contatti: dieci uomini lo stanno ancora frequentando, due hanno concluso il percorso positivamente, quattro hanno lasciato dopo qualche colloquio e altri cinque stanno facendo i primi incontri.