Corriere di Bologna

«Ci vediamo da Lucio» La casa di Dalla apre al pubblico

La casa di Dalla aperta tutto l’anno, grazie a un patto tra eredi e Comune. Prenotazio­ni al via il 9 dicembre

- Di Fernando Pellerano

«Venerdì ci vediamo da Lucio». Non solo uno slogan, ma una certezza: la casa di Dalla si apre finalmente e definitiva­mente al pubblico grazie al patto di collaboraz­ione stipulato fra il Comune e la Fondazione gestita dagli eredi dell’artista. Un patto che scadrà alla fine del 2021 e che trova il suo spirito nella volontà di promuovere l’arte di Lucio. Visite guidate nella casa, ma solo il venerdì, per due turni di quindici persone (prenotazio­ni dal 9 dicembre), e specifici progetti rivolti ai giovani musicisti. Si terrà un evento dedicato alle nuove voci il 4 marzo al Comunale e un contest per videomaker. In arrivo anche una nuova panchina d’artista che sarà collocata in piazza Cavour.

«Venerdì ci vediamo da Lucio». Non solo uno slogan, ma una certezza: la casa di Dalla si apre finalmente e definitiva­mente al pubblico grazie al patto di collaboraz­ione stipulato fra il Comune e la Fondazione gestita dagli eredi dell’artista e presieduta dal febbraio scorso da Andrea Faccani.

Un patto che scadrà alla fine del 2021 e che trova il suo spirito nella volontà di promuovere l’arte di Lucio. Visite nella casa e specifici progetti rivolti ai giovani musicisti. Lucio amava scoprirli e lanciarli, così proveranno a fare Comune, Fondazione e le altre realtà coinvolte nel patto. Come il Teatro Comunale che il 4 marzo prossimo, in occasione del quarantenn­ale dell’lp offrirà il proprio palco – dove Lucio suonò col lupo e Pierino, ma anche con Pulcinella e Arlecchino, etc – per un evento celebrativ­o affidato a voci nuove. O la Banca di Bologna con il progetto «Labo-contest videoclip» che prevede la selezione di videomaker tramite un bando (a febbraio) per arrivare al prescelto che realizzerà una clip di un brano di Lucio ancora sprovvisto. In questo caso la casa diventa residenza d’artista, i selezionat­i lavorerann­o infatti negli spazi di via D’Azeglio.Tutto nel 2019 e in linea con Bologna Città Creativa della Musica Unesco e col neonato ufficio Musica del Comune.

Investimen­ti suddivisi fra la Fondazione e Bologna Welcome, partner promoziona­le, che gestirà le visite nella casa, ma anche tutti gli altri eventi. «Oggi raggiungia­mo un obbiettivo importante, il progetto di promozione dell’arte di Lucio, patrimonio non solo bolognese, ma nazionale: bene comune», ha detto l’assessore alla Cultura Matteo Lepore, aggiungend­o soddisfatt­o, «per anni ci avete chiesto “quando, quando, quando?”, ecco, ora ce l’abbiamo fatta».

Via D’Azeglio 15, non solo un indirizzo e un appartamen­to: lì è racchiuso e condensato il cuore e il genio di Dalla, quello è lo spazio di ricongiung­imento con il suo pubblico. Aperto tutto l’anno, ma solo di venerdì, luglio e agosto esclusi per via del caldo estivo (la Fondazione sta lavorando per un altro evento alle Tremiti, isola abitata da Lucio). Due visite guidate al giorno, su prenotazio­ne, con numero limitato di posti, 15 euro a biglietto.

In passato, nelle precedenti aperture della casa (un po’ a singhiozzo, in assenza di un accordo col Comune) garantite grazie all’iniziativa della Cna (oggi invece fuori dal patto), c’è sempre stato il sold out. Vedremo cosa succederà il 9 dicembre quando sul sito della Fondazione e di Bologna Welcome si apriranno le prenotazio­ni online.

Se la casa di via D’Azeglio è il nucleo indoor della memoria dalliana, poi c’è la città con i «suoi» luoghi. L’ultima novità riguarda la panchina: quella in bronzo di Carmine Susinni che nel 2016 fece il pieno di selfie è volata in Puglia, ma ce n’è una nuova, diversa da quella, e realizzata da Antonello Paladino (autore della lapide, ex studente dell’Accademia). Panchina che, donata da un’erede, verrà piazzata al posto di una esistente in piazza Cavour, dove Lucio nacque e crebbe. Sovrintend­enza permettend­o. «Anche se lì per me ci sta a dire poco, il luogo giusto era in piazza de’ Celestini», dice serenament­e il suo amico di una vita, Tobia.

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Insieme Gli eredi di Dalla e l’assessore Lepore ieri nella casa di Lucio hanno presentato i contenuti della collaboraz­ione
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Opere Uno scorcio della casa piena di quadri e dipinti

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