Corriere di Bologna

Morì dopo il pestaggio, fermati gli aggressori «Ucciso per vendetta»

Il romeno è stato pestato a morte per aver protetto l’uomo durante una rissa al bar Dopo le botte i due hanno minacciato i pensionati ai tavolini: non parlate o torniamo

- An. B. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Lo hanno massacrato di botte per vendetta. Nicu Chirila, il romeno di 55 anni morto al Maggiore dopo essere stato pestato, era intervenut­o per difendere un suo amico che stava litigando con un albanese e un salernitan­o. I due lo hanno picchiato selvaggiam­ente in due momenti diversi. Ieri l’altro sono stati fermati dalla polizia per omicidio.

Chirilà voleva solo difendere un amico «ma si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato», per usare le parole del dirigente della Mobile Luca Armeni. La polizia due giorni fa ha chiuso il cerchio intorno ai due aggressori del romeno 55enne morto all’alba del 15 novembre all’ospedale Maggiore, con il fegato spappolato dalle botte prese quaranta giorni prima.

Con l’accusa di omicidio volontario pluriaggra­vato sono stati fermati il 49enne albanese Ilir Marku, pregiudica­to ex proprietar­io del night Penthouse in via Zampieri, e il 32enne salernitan­o Cosimino Mirko Lettieri, che sempre lì faceva il buttafuori. Sono loro ad aver riempito di calci e pugni l’operaio romeno. La chiave di volta nelle indagini sono stati due testimoni marocchini che dopo aver letto della morte di Chirilà sul giornale si sono presentati in Questura e hanno raccontato tutto quello che sapevano. È iniziato tutto in via Bottego, fuori dal bar Gil, all’incrocio con via Beverara: intorno alle 18 del 6 ottobre uno dei due litigava animatamen­te con Lettieri per un debito. Chirilà è arrivato al bar che frequentav­a dopo il lavoro, ha visto la scena e ha cercato di mettersi in mezzo: è entrato nel bar e poco dopo ed è uscito con un cutter che ha puntato alla gola di Lettieri. «Lascia stare il mio amico» gli ha detto, forse un po’ alterato dall’alcol. Nel frattempo Lettieri era stato raggiunto dall’albanese, c’è stata una breve colluttazi­one, in mezzo ai tavolini e agli anziani del quartiere, che come ogni pomeriggio giocavano a carte. La litigata però è stata sedata e sembrava finita là, Lettieri e Marku sono andati via, ma il 32enne si è accorto che nella ressa Chirilà, involontar­iatimando mente, gli aveva tagliato il giubbotto firmato, perciò lo cercato per dargli una lezione e lo hanno trovano poco distante: è a quel punto che scatta l’aggression­e brutale. L’operaio viene stordito di botte, un’anziana grida ai due di fermarsi ma nessuno chiama i soccorsi e quando tutto finisce la vittima si rialza, sta male ma va a prendere l’autobus e torna a casa.

Qui si mette a letto ma poco dopo si sente male: ha le costole fratturate e il fegato quasi spappolato. Chiede alla cognata di chiamare il 118 e le dice di essere stato aggredito. Inizialmen­te viene ricoverato con una prognosi di 20 giorni, anche i familiari pensano che abbia solo preso qualche pugno dopo aver alzato un po’ il gomito. Nessuno denuncia ma dopo una settimana si aggrava e finisce in Rianimazio­ne, solo a quel punto parte la segnalazio­ne dal Maggiore. La testimonia­nza dei due marocchini coincide con quanto raccontano alla polizia gli anziani del bar. Sembra che Lettieri e Marku, dopo aver aggredito Chirilà, siano anche tornati inNicu

La testimonia­nza di due marocchini alla Mobile è stata decisiva: «Ucciso per vendetta»

a tutti di tenere la bocca chiusa mostrando le mani sporche di sangue. Non è servito perché, spiega il dirigente Armeni, «abbiamo trovato collaboraz­ione». I due indagati vengono fermati giovedì: Marku stava per scappare in Germania con un documento falso. I due hanno ammesso: «Volevamo dargli una lezione, non ucciderlo». Per il legale Fausto Bruzzese, che difende l’albanese, «è necessaria una riqualific­azione giuridica in omicidio preterinte­nzionale. La morte è avvenuta 45 giorni dopo i fatti, in cui non sappiamo cosa sia successo».

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L’inizio Il bar all’Arcoveggio dove c’è statat una prima aggression­e contro la vittima intervenut­a per difendere un amico in una lite
 ??  ?? Ilir Marku, 49 anni, albanese
Ilir Marku, 49 anni, albanese
 ??  ?? Mirko Lettieri, 32 anni, di Salerno
Mirko Lettieri, 32 anni, di Salerno

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