«Anziano avvelenato», trovate tracce di psicofarmaci
C’è una prima risposta, seppure parziale, nel giallo della morte di Antonio Masetti, per la quale era indagato il figlio a sua volta morto giovedì pomeriggio in un incidente: nel corpo dell’anziano sono state trovate tracce di benzodiazepine. Un esito ancora parziale degli esami tossicologici sui liquidi e tessuti dell’uomo, che però non scioglie il dubbio se la morte possa essere avvenuta per avvelenamento, come ipotizzato nel fascicolo per omicidio premeditato pluriaggravato aperto dal pm Antonello Gustapane a carico del figlio 38enne dell’uomo. Bisognerà attendere i risultati definitivi degli esami e dell’autopsia sul cadavere dell’anziano, per capire se il farmaco abbia potuto uccidere Masetti e in quali quantità sia stato assunto o somministrato.
A casa dell’uomo erano stato trovate fiale di benzodiazepine scadute, prescritte alla moglie morta un anno fa. Nel giallo intanto spunta un altro plico spedito dal figlio Francesco prima di morire alla ex fidanzata che lo ha inviato al legale Alessandro Veronesi. Dentro ci sono lettere indirizzate alla ex fidanzata tedesca, agli amici e al suo avvocato, scritte tutte in unico quaderno e datate 9 novembre. Lettere in cui, a cinque giorni dalla morte del padre e a due dalla sua iscrizione nel registro degli indagati, scrive di essere innocente, «vittima di un complotto ordito da mia cugina». Nel pacco, inoltre, sono contenuti la cartella del ricovero del 26 settembre del padre Antonio, un testamento, le coordinate di un conto tedesco con il pin e delle disposizioni di movimenti e un telefono cellulare. Il plico era stato inviato da Masetti alla ex fidanzata che vive in Finlandia, ma la donna nei giorni scorsi lo aveva rispedito all’avvocato Veronesi. Tutto il suo contenuto è già stato sequestrato dagli inquirenti, che stanno cercando di rimettere insieme i pezzi di una vicenda ingarbugliata e piena di ombre.
L’indagato si è portato via molte risposte: se n’è andato giovedì in uno schianto frontale forse causato volontariamente, nel quale è rimasto gravemente ferito un camionista 59enne che è ancora in Rianimazione al Maggiore di Parma, dove è avvenuto l’incidente. Poco prima Francesco Masetti aveva inviato al suo legale e alla ex fidanzata sms che lasciavano intendere il desiderio di farla finita ma nei quali si dichiarava innocente. Ma perché una settimana prima aveva spedito il pacco sequestrato ieri? E perché quel conto bancario in Germania? I soldi sono importanti in questa vicenda: perché Masetti aveva un debito di 100.000 euro con la società per la quale ha lavorato fino al 2014 e lui stesso ha raccontato agli inquirenti che l’eredità del padre ammonterebbe a circa 2
In un altro plico il figlio ha fatto trovare il pin di un conto, in una lettera accusa la cugina
milioni di euro, in immobili e conti bancari. Un possibile movente per gli inquirenti che hanno aperto il fascicolo a suo carico dopo l’esposto di una cugina che ha sollevato dei dubbi sul fatto che il 38enne possa aver avvelenato il padre.