Fortuzzi, la scuola «verde» in lotta per i sacchi dei rifiuti
Raccolta differenziata
«Abbiamo un problema nella nostra scuola. Facciamo raccolta differenziata da sempre, con sempre maggiore accanimento ambientalista, ma Hera ci comunica che non ci fornirà più i sacchi azzurri e i sacchi gialli per carta e plastica. Ci dicono di comprarceli. E il valore di una pedagogia del riciclo? Hera fa tante cose per le scuole, ma a noi basterebbero i sacchi». Accade nelle scuole Fortuzzi, le elementari nei Giardini Margherita entrate nella rete delle scuole all’aperto. Ma è una scuola fuori porta. E non le spettano i sacchi della differenziata. A lanciare la critica su Facebook è un maestro, Gianluca Gabrielli, sindacalista Cobas: «Abbiamo educato i bimbi per anni — dice — a raccogliere la carta nel sacco azzurro e la plastica nel sacco giallo, l’abbiamo sempre considerato un modo di educarli alla differenziata anche con l’obiettivo che si abituino a farla a casa. E adesso Hera ci dice che dobbiamo buttare tutto nei sacchi neri. Ci piacerebbe continuare a fare come abbiamo sempre fatto, anche se adesso abbiamo finito le scorte di sacchi colorati». Ma non è più possibile. Ed è la stessa Hera a dirlo: «I sacchi per la carta e per la plastica alle Fortuzzi li abbiamo dati per l’ultima volta a gennaio del 2017. Vengono consegnati solo nelle scuole che sorgono in zone dove c’è la raccolta porta a porta. Fuori dalla scuola hanno i bidoni, possono usare i sacchi neri per buttare i rifiuti che poi vengono comunque separati per la differenziazione». Ma quello che chiede l’insegnante della scuola outdoor è che si possa continuare a fare quel lavoro di educazione ambientale che è sempre stato fatto con i bambini. Ma c’è di più: non arriveranno più i sacchi colorati, ma nemmeno quelli per l’umido. «Fino al 31 dicembre li forniremo noi, poi basta». Per decisione di Hera e del Comune dovrà comprarli la scuola o chi gestisce il servizio della mensa.