Corriere di Bologna

Il giorno del derby dell’Appennino

Inzaghi suona la carica: «Rispetto la Fiorentina ma andiamo in campo per vincere»

- Mossini

Un derby dell’Appennino da vincere, per la classifica, per il patron Joey Saputo e per i tanti tifosi rossoblù – oltre 20mila, più quasi duemila da Firenze – che saranno al Dall’Ara. Dopo due settimane torna il campionato e il Bologna ospiterà la Fiorentina degli ex Pioli e Corvino, con il tecnico Filippo Inzaghi che alla vigilia suona la carica: «Ho grande rispetto per la Fiorentina e per Pioli ma noi siamo pronti per giocare una grande partita e per vincere»

Un derby dell’Appennino da vincere, per la classifica, per il patron Joey Saputo e per i tanti tifosi rossoblù – oltre 20mila, più quasi duemila da Firenze – che saranno al Dall’Ara. Dopo due settimane torna il campionato e il Bologna ospiterà la Fiorentina degli ex Pioli e Corvino, con il tecnico Filippo Inzaghi che alla vigilia suona la carica: «Ho grande rispetto per la Fiorentina e per Pioli, sono un’ottima squadra e Chiesa è un giocatore straordina­rio, ma noi siamo pronti per giocare una grande partita e per vincere. Non voglio scuse: le chiacchier­e se le porta via il vento, dobbiamo far sì che giocare a casa nostra sia difficile per tutti».

Una dichiarazi­one d’intenti bella e buona, anche perché dopo il mezzo passo falso di Verona quei due punti lasciati per strada contro il

Tridente

Santander, reduce dal gol in nazionale, è sicuro. Al suo fianco Palacio e Orsolini

Chievo andranno recuperati con un colpaccio contro squadre superiori. La Fiorentina lo è, ma Superpippo non si fa intimorire: «Vincere sarebbe molto importante per noi, abbiamo il pubblico dalla nostra parte e vorrei uscire a fine partita e sentirmi come contro l’Atalanta quando facemmo una grande prestazion­e». Magari, stavolta, con i punti. Inutile girarci attorno: contano quelli, a maggior ragione dopo il sorpasso dell’Udinese che ieri ha battuto la Roma lasciando il Bologna quart’ultimo. «La nostra squadra è in crescita – spiega Inzaghi - siamo migliorati ma non siamo ancora continui. Quello che ho visto contro Sassuolo, Atalanta e in parte Chievo mi fa essere positivo, poi tutti guardiamo la classifica e sappiamo di dover lottare per la salvezza: vorremmo essere in altri lidi ma dobbiamo batterci su ogni pallone per tirarci fuori al più presto. Anche lo scorso anno a Venezia di questi tempi lottavo per la salvezza e poi per poco non sono andato in A...». Forse una bugia a fin di bene, visto che a novembre 2017 il suo Venezia era secondo a un punto dalla capolista: altro che pericolant­e. Per non tremare più, il tecnico rossoblù almeno può contare sull’intera rosa: «Per la prima volta ci sono tutti ed è importante. Dovrò fare delle scelte ma avere abbondanza mi permetterà di avere diverse soluzioni: sceglierò i giocatori che stanno meglio e in base a quelli deciderò il modulo». La scelta sarà fatta oggi, intanto De Maio non è convocato mentre c’è Donsah «ma non è ancora pronto dopo l’infortunio, nonostante i progressi». La variabile tra 4-3-3 (favorito) e 3-5-2 è la presenza di Orsolini, che spesso Inzaghi si è tenuto come arma da giocare a gara in corso. Quasi una tattica: «Deve crescere sul piano fisico, anche in Under 21 dopo un’ora era stanco. Sicurament­e quando entra spacca sempre la partita e in alcune sue esclusioni ha influito il modulo, perché nel 3-5-2 si snatura e secondo me non può giocare come punta al fianco di Santander. Orsolini merita i compliment­i per come si pone, a volte nel fare delle scelte gli allenatori si tengono un asso nella manica ma questo non vuol dire che starà sempre fuori». Chi starà fuori è uno tra Dzemaili e Poli, ma Superpippo fa lo psicologo: «Non hanno bisogno di mie parole, sono capitano e vicecapita­no e la loro importanza non dipende da quanto giovano: magari Orsolini, Svanberg e Calabresi hanno più bisogno delle mie coccole se stanno fuori». A quanto pare, non oggi.

 ??  ??
 ??  ?? Il confronto Federico Santander, a sinistra, vivrà un match nel match con il suo omonimo Chiesa, punta della Fiorentina e della Nazionale
Il confronto Federico Santander, a sinistra, vivrà un match nel match con il suo omonimo Chiesa, punta della Fiorentina e della Nazionale
 ??  ??
 ?? L’Ego ??
L’Ego

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy