Il Principe sbarca in centro con la filosofia del Mocambo
Cocktail in primo piano, tornerà a servire «Il Dionigi»
Il Principe cala il tris e lo fa nel centro di Bologna, negli spazi dell’ex Caffè Masini in via Caprarie. Il terzo locale di Alessio Ciaffi, che inaugura mercoledì prossimo, avrà uno stile assai diverso dai gemelli di via Toscana e via Mezzofanti. «Più classico dei precedenti per quanto riguarda l’arredamento, con lampadario di Murano e un enorme bancone di granito di 5 metri». Proprio l’ampiezza del bancone rivela la filosofia della nuova creatura di Ciaffi.
La sera Il Principe si trasformerà in un cocktail bar, non a caso Alessandro Zilli da via Toscana si trasferirà sotto le Due Torri. L’ispirazione è quella del vecchio
Bar Mocambo dei tempi del Cavaliere Orlandi, oggi chiuso, sostituito dall’emporio dei Fratelli Carli ma un tempo ritrovo in via D’Azeglio dell’intellighenzia bolognese. «Vi passavano tanti professori, poi artisti come Pirro Cuniberti, e ovviamente Lucio Dalla, ma non beveva si fermava a chiacchierare con la Milly, la fioraia». Ciaffi, dietro al bancone del Mocambo ha lavorato 19 anni.
Da una Bologna color nostalgia ecco rispuntare nella carta dei cocktail «Il Dionigi», ossia «il solito» del professore di Filosofia dell’Alma Mater Roberto Dionigi, scomparso nel 1998. «Vogliamo recuperare quell’atmosfera da vero american bar che ora in centro sembra scomparsa, soppianta dalla moda dei mixologist che non ci convince».
Ambiente piccolo, 43 metri quadri in totale, pochi tavoli, sarà il dehors ad accogliere chi vorrà sedersi. Il Principe del centro sarà aperto sette giorni su sette dalle 6.30 fino a mezzanotte (venerdì e sabato fino alle 2). Brioches e preparazioni arriveranno dal gemello di via Mezzofanti. E a seguire la linea di cucina di tutti e tre i locali sarà lo chef Enrico Tonelli (ex Margotta), new entry che inventerà anche le proposte per via Caprarie.
«Non sarà insomma il classico locale per turisti, come i tanti che hanno aperto in questa zona con taglieri di bassa qualità, e chissà se ai turisti piacerà visto che non è scontato. Ma vogliamo far qualcosa di diverso, recuperare quello stile di cocktail bar che non c’è più in città e che a noi invece piace moltissimo».