Lo scontro nel governo sul Passante di Mezzo
La leghista rilancia il tunnel sotto la collina, Bugani abbozza: prima tram e treni
«Siamo persone che si rendono conto di un problema, si siedono al tavolo e trovano una soluzione». Come arrivarci, a questa soluzione, così auspicata da Lucia Borgonzoni, è davvero difficile da capire. Il tema è sempre quello, il Passante di mezzo. O, meglio, come risolvere la congestione del nodo bolognese.
Gli ultimi aggiornamenti che arrivano dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti parlano di un «mini-passante», ossia un allargamento della tangenziale solo in alcuni punti. Poi il potenziamento del trasporto pubblico (tram — da fare ex novo, per la verità — e Sfm — i trenini metropolitani). Ma per la senatrice leghista, sottosegretario ai Beni culturali, con questo intervento la situazione «non sarà risolta in toto, migliorata forse sì, ma non risolta del tutto». Fin qui, un’osservazione critica che ci può anche stare. Il problema è che per la Lega la soluzione è sempre quella invocata in campagna elettorale anche da tutto il centrodestra bolognese. Il Passante Sud, insomma, la bretella che prevede un tunnel sotto la collina. I supporter di quest’opera sono convinti che risolverebbe i problemi di traffico e ambiente. Ma è un’opera impattante che il M5s ha sempre rifiutato, alla stregua del Passante di mezzo. Come potrebbe un domani dare il suo via libera? Il punto, dopo mesi di discussione tra Roma e Bologna, sta tutto qua e la giornata di ieri lo ha dimostrato, perché è chiaro che almeno in questa fase una sintesi politica nella maggioranza gialloverde ancora non c’è.
«Siamo soddisfatti perché si riconferma che sul no al Passante di mezzo e sulla necessità di intervenire con urgenza sul trasporto pubblico con la Lega siamo d’accordo», osserva Massimo Bugani, che sottolinea le parti condivise con l’alleato, note però da tempo. È sul dopo
” Il grillino Il Passante Sud? È un problema che oggi non mi pongo, perché veniamo da 30 anni in cui il Pd non ha fatto nulla sul trasporto pubblico a Bologna
che non c’è un’intesa. «Sappiamo che vogliono il Passante Sud, ma valuteremo altre soluzioni solo se gli interventi sul trasporto pubblico non daranno i risultati attesi», aggiunge il capogruppo M5S, membro dello staff di Luigi Di Maio. In ogni caso, «è un problema che oggi non mi pongo, perché veniamo da 30 anni in cui il Pd non ha fatto nulla sul trasporto pubblico a Bologna», la chiosa.
La leghista invece una soluzione la indica: «Ora è ovvio che bisogna completare tutte le opere di viabilità secondaria e implementare il trasporto pubblico, ma alla fine dovremo sicuramente sederci al tavolo un’altra volta». E a quel punto si dovrà «riaprire la discussione sul Passante Sud». Non certo una soluzione a portata di mano; mentre la Regione è sempre in attesa di un incontro, così come i comitati contrari che hanno mandato le loro carte al ministro Danilo Toninelli. Servirà ancora del tempo per una soluzione condivisa, anche se il segretario provinciale del Pd Luigi Tosiani ci crede poco ed è convinto che l’obiettivo di Lega e M5S sia un altro: «Punire con una scelta irresponsabile Bologna e l’Emilia-Romagna per motivi politici».