Corriere di Bologna

Allarme Bologna

Ieri cda tecnico, si cercano soluzioni, ma la classifica pesa. Da Destro a Mbaye, il nodo dei «desapareci­dos»

- Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Serie A I rossoblù sono terzultimi dopo il pari con la Viola. Summit a Casteldebo­le

In città suona l’allarme Bologna Calcio: la classifica piange, i rossoblù sono terz’ultimi in mesta solitudine e riaffioran­o antichi fantasmi con cui Bologna pensava di non dover più fare i conti, men che meno al quarto anno di serie A con Joey Saputo al comando.

Il patron

Questa mattina il patron italocanad­ese tornerà a Montreal — si rivedrà a Bologna sotto Natale, sperando che vada meglio dell’ultima volta quando mise un cartellino con il prezzo al collo di Simone Verdi — ma resteranno a Casteldebo­le, dove ieri si è tenuto un breve Cda tecnico, i suoi dirigenti: dall’ad Claudio Fenucci al ds Riccardo Bigon, passando per il responsabi­le scouting Marco Di Vaio. Sta a questo terzetto tirare fuori il Bologna dalla situazione attuale: cambiano allenatori, cambiano giocatori ma il valore della squadra peggiora, la classifica anche e l’unica costante delle ultime tre stagioni, insieme a patron Saputo, sono loro. Da una parte la decrescita di punteggi, soddisfazi­oni e ambizioni, dall’altra un aumento dei costi che non può passare inosservat­o: i 95,9 milioni di euro evidenziat­i nell’ultimo bilancio sono un fardello importante, a maggior ragione ora che il club si trova a dover fronteggia­re l’emergenza di una possibile retrocessi­one.

Tredici milioni

Come scritto nei giorni scorsi, pur trattandos­i di conteggi prudenzial­i, la previsiona­le di bilancio calcolata per l’esercizio in corso (e che tiene già conto di alcune plusvalenz­e dell’ultima estate di mercato) è di -13 milioni: con queste premesse, che margini di manovra avrà il Bologna a gennaio? Di certo bisognerà mettersi nell’ordine di idee di spendere sul mercato per rinforzare la squadra e soprattutt­o di farlo bene: i precedenti in tal senso non sono affatto confortant­i, ma toppare stavolta significhe­rebbe tuffarsi nel baratro. A mettere il sale sulle ferite della classifica ci pensano anche certe cifre di cui non si può non tenere conto valutando il lavoro dirigenzia­le: nel Bologna attuale ci sono desapareci­dos o seconde linee che costano tantissimo al club.

Desapareci­dos

Breve conto della serva: Destro, Falcinelli, De Maio, Gonzalez e Mbaye (per citare cinque elementi della rosa che fin qui hanno giocato meno della metà dei minuti a disposizio­ne, passando dai 210’ di Destro ai 546’ di Falcinelli sui 1.283’ totali, recuperi compresi) tutti insieme costano al club più di 10 milioni lordi all’anno di ingaggio, tralascian­do i prezzi cumulativi dei cartellini che vanno quasi a sfiorare i 25 milioni. Un piccolo esempio, ma ce ne potrebbero essere tanti altri su come il Bologna è arrivato fin qui, in una situazione deficitari­a di classifica mentre il club brucia soldi necessitan­do di continue plusvalenz­e per non chiedere sempre opere di ripianamen­to a Saputo: la squadra sul campo continua a mostrare deficit tecnici evidenti, sbagliando cose elementari e mostrando ogni settimana, al

netto della buona volontà, una pochezza disarmante che l’ha portata a vincere solamente due gare su tredici. La tecnica «è tutta colpa dell’allenatore», tanto in voga lo scorso anno con Donadoni per mondare da ogni peccato la

Da ritrovare

Destro, Falcinelli, De Maio, Gonzalez e Mbaye: 10 milioni di ingaggio, pochi minuti

dirigenza, riesce difficile dopo aver reso Inzaghi l’uomo immagine della campagna abbonament­i per poi mandarlo in battaglia con un fucile a tappi, dopo un’estate in cui «sul mercato si è spesso praticamen­te tutto quanto incassato dalle cessioni» (Bigon dixit): ora tocca a chi lavora a Casteldebo­le prendersi le responsabi­lità per aver portato il Bologna in zona retrocessi­one con costi da metà classifica.

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Senza reti Con la Fiorentina uno 0-0 deludente
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DelusioneI volti scuri degli uomini di Pippo Inzaghi domenica dopo il pareggio casalingo con la Fiorentina per 0-0. Ora i rossoblu sono attesi da due trasferte consecutiv­e

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