Rifiuti, Comune e Hera all’attacco
«Non siamo maglia nera, Legambiente sbaglia». Aitini snocciola dati: in centro già al 66%
Ma l’associazione non ci sta e insiste: «Numeri ufficiali, di sicuro Bologna deve fare di più»
Il «rusco», si sa, è tema che fa storcere il naso a molti in città. E La classifica resa nota da Legambiente sui Comuni ricicloni, con Bologna fanalino di coda, ha fatto saltare sulla sedia Comune e Hera. «Non siamo maglia nera», il coro intonato da amministrazione e gestore del servizio di raccolta. Quelli di Legambiente sono «dati ampiamente superati», sostiene la multiutility che snocciola i numeri aggiornati a ottobre di quest’anno. E Aitini rilancia: «In centro siamo al 66%».
«Non siamo maglia nera». Comune ed Hera replicano a suon di cifre a Legambiente e al suo dossier sulla raccolta differenziata in regione nel 2017, dove Bologna risulta essere la peggiore tra i capoluoghi di provincia.
Quelli di Legambiente sono «dati ampiamente superati», sostiene la multiutility che risponde con quelli aggiornati a ottobre di quest’anno. E rispetto al 45% di differenziata dell’anno precedente (anche se Hera contesta questa cifra a parla di una raccolta che «ha sfiorato il 50%), il trend di crescita del 2018 «ha portato quel valore al 53,5%» fino a salire «al 66% se consideriamo il solo centro storico, dove alcuni quartieri in realtà sono già prossimi al 70».
Guerra di numeri a parte, secondo Hera molto è stato fatto nell’anno che sta per terminare. Non solo a Bologna ma anche nel distretto di Imola dove la raccolta differenziata, che nel 2017 era al 61,2%, a ottobre «sfiora il 76%, con alcuni comuni (Dozza, Mordano e Castel Guelfo) che negli ultimi mesi hanno evidenziato percentuali di raccolta differenziata superiori, addirittura, all’87%». Idem la Romagna, che «evidenzia performance estremamente positive», ribadisce Hera.
La versione di Palazzo d’Accursio è arrivata invece ieri mattina attraverso l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini durante il question time. «Ci stiamo avvicinando all’obiettivo del 70% entro il 2020 previsto dalla legge regionale» e per raggiungere questa soglia «stiamo studiando con Hera alcune ipotesi di miglioramento, che presto presenteremo». Sul centro storico, «vogliamo trovare il modo di non diminuire i livelli di differenziata raggiunta, andando però incontro alle esigenze dei cittadini. Il porta a porta ha creato difficoltà e la campagna di ascolto sta dando buoni risultati». Il punto però, sostiene Aitini rispondendo allo studio di Legambiente, è che «i confronti andrebbero fatti tra situazioni paragonabili, tenendo conto delle dimensioni delle città, della presenza di turisti e studenti, che rendono più complesso fare una raccolta differenziata di qualità».
Chiamata in causa, Legambiente contro replica attraverso Giulio Kerschbauner, direttore dell’associazione regionale: «Noi usiamo i dati ufficiali, e gli ultimi a disposizione sono quelli del 2017. Quelli del 2018 li vedremo l’anno prossimo. Parma ha l’80% di differenziata e smaltisce 100 kg di rifiuti ad abitante. Bologna è sotto di 3035% e smaltisce più di 300 kg. Capiamo la dimensione del capoluogo, ma non si può dire che va bene, si può fare molto di più».
Oltre a riportare i dati sulla differenziata che riguardano la città, Aitini ha citato pure quelli delle scuole bolognesi. In cima alla classifica ci sono le materne con il 79%, seguite dalle elementari con il 67% e poi dalle medie con il 51%. «Hera ci segnala — ha aggiunto Aitini— che la qualità della differenziata nelle scuole, in una scala da 1 a 10, è 8: quindi il grado di purezza è sicuramente molto positivo».