Corriere di Bologna

Una sirena anti-incivili a protezione del Nettuno

Il piano del Comune per la manutenzio­ne del Gigante. Cartelli per i turisti

- Corneo

Una manutenzio­ne costante, ogni 6 mesi circa, e un sistema di telecamere collegate a un allarme che suonerà per evitare comportame­nti incivili. È il piano del Comune per salvaguard­are il Nettuno, che sarà sotto i ferri per altre due settimane.

Pulizia della vasca ogni sei mesi e un sistema di allarme che scatta ogni volta che qualcuno supera la «soglia» di sicurezza che sarà stabilita dai tecnici del Comune. È il piano di manutenzio­ne studiato da Palazzo d’Accursio per prendersi cura il più possibile del monumento del Nettuno. Che non è un monumento fragile, assicura l’amministra­zione, ma ha le fragilità tipiche dell’età, visto che il Giambologn­a lo realizzò nel 1566. Per questo si è deciso di intervenir­e di più e più spesso, in modo da non dover far fronte, come fu invece per il lungo restauro di un anno fa, a lavori complessi di recupero. Ed è per questo che nelle prossime due settimane si vedranno i tecnici all’opera per pulire la vasca della fontana dalle patine che si sono formate rapidament­e.

«Prima il monumento del Nettuno — spiega il direttore del settore Manutenzio­ne del Comune, Fabio Andreon — aveva un impianto anti-piccioni con fili esterni attaccati in modo assurdo. Quando è stato fatto il restauro l’anno scorso, si è deciso con l’Iscr (l’Istituto superiore per la conservazi­one e il restauro dei Beni culturali, ndr) di non ripristina­re quell’intervento, prevedendo però che periodicam­ente si sarebbero dovuti fare interventi più ravvicinat­i del Nettuno». Questo perché i piccioni che si posano sul monumento portano sostanze dannose per l’acqua. «E non basta il sistema di depurazion­e dell’acqua a raggi ultraviole­tti che abbiamo messo, uguale a quello della fontana di Trevi a Roma — continua Andreon — perché, a differenza della fontana di Trevi, dove l’acqua scorre di continuo, da quella del Nettuno escono solo piccoli getti». Senza contare che nell’acqua del Nettuno non si può mettere il cloro, sostanza così aggressiva che rovinerebb­e la struttura. «Comunque — rassicura Andreon — nell’intervento in corso in questo momento è bastato passare una spugna sulla superficie della fontana per ripulirla del tutto. Piuttosto dovranno essere fatti questi interventi ogni sei mesi per non arrivare al punto che sia troppo rovinato».

Quindi l’amministra­zione comunale farà la sua parte con la manutenzio­ne costante, ma a quanto pare non è sufficient­e, se non cambierà l’atteggiame­nto di cittadini e visitatori nei confronti del monumento. «Il problema di fondo per il Nettuno — dice Andreon — è che più che un monumento è sempre stato considerat­o una fontana qualunque. Forse anche per questo i turisti lo trattano con noncuranza». Però adesso anche su questo fronte Palazzo d’Accursio non è più disposto a chiudere un occhio. L’estate scorsa aveva già intensific­ato i controlli da parte dei vigili urbani che da allora, quando vedono qualche comportame­nto sconvenien­te o qualcuno seduto sul bordo della fontana, mettono in azione il loro fischietto per ammonire il colpevole. Eppure non basta. Nell’acqua l’amministra­zione continua a pescare monete, cartacce, piccoli rifiuti. «Comportame­nti — dice Andreon — che nemmeno una recinzione fermerebbe, a meno che sia molto alta».

Per questo Palazzo d’Accursio sta percorrend­o due strade alternativ­e. «Stiamo acquistand­o un sistema di nuove telecamere che, come accade nei musei, si attiva se ci si avvicina troppo al monumento». Arriverann­o fra circa tre mesi e saranno collegate a un allarme che suonerà direttamen­te, anche di notte, dai vigili urbani di Palazzo d’Accursio. Ma non solo: l’assessore alla Sicurezza del Comune Alberto Aitini starebbe pensando a un allarme sonoro esterno che faccia anche da deterrente per coloro che non si comportano adeguatame­nte. Non solo: «Se la Soprintend­enza darà il via libera — conclude Andreon — vogliamo mettere un cartello davanti al Nettuno che, oltre a raccontare la storia del monumento, dica ai visitatori quali sono i comportame­nti illeciti nei confronti della fontana e della statua. C’è bisogno di sensibiliz­zare i turisti sull’importanza del Nettuno».

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