I burattini russi di Sergej Obraszov a teatro
Ritorna dopo molti anni in Italia il mitico teatro di Sergej Obraszov, fondato nel 1931 a Mosca. I suoi spettacoli hanno fatto sognare generazioni di russi e sono stati molto apprezzati all’estero. I suoi attori sono fantocci mossi dal basso a bastone. «Bambole» li chiamano propriamente in russo: capaci di apparire, dopo un po’ che le si guarda, veri esseri umani, con la bocca, le espressioni del viso, le braccia mobilissime. Questa sera la compagnia presenterà un suo classico, La lampada di Aladino, replicato da 60 anni senza bisogno di pubblicità, perché appena il titolo appare in cartellone il teatro si riempie. Le 50 «bambole» che sviluppano la storia tratta dalle Mille e una notte si potranno vedere in azione alle 21 per la stagione «Agorà» al teatro casa del popolo di Castello d’Argile. Il 7 invece al Laura Betti di Casalecchio alle 18 andrà in scena Concerto straordinario, un divertente varietà in cui 70 fantocci si esibiscono parodiando vari generi di spettacolo. «Dietro il teatrino – ci racconta la direttrice del teatro Irina Korcevnikova – agiscono 15 manovratori: ogni bambola ha bisogno di tre persone per realizzare tutto il movimento della figura».
Il teatro di Obraszov ha in repertorio 40 titoli, per bambini, famiglie e per adulti, con commedie come Le nozze di Figaro di Beaumarchais e Turandot di Gozzi. «Sarebbe bello tornare proprio con quest’opera in Italia – continua – perché è ambientata a Venezia e si sviluppa tra ponti e gondole. Gli spettacoli li rappresentiamo come li aveva realizzati il maestro, con qualche novità». È contenta di essere in Emilia Romagna: «Avete una gran tradizione di teatro di figura». E assicura: «Questo è un teatro che trasmette emozioni che nessuna virtualità potrà sostituire».