Il booktrailer ritrovato, Benni e «Baol Blues»
L’opera ad Ancora e lunedì al Lumière il docufilm
Coperto dalla polvere della memoria per quasi trent’anni, è riemerso dalla casa di Stefano Benni
Baol Blues. Non si tratta del romanzo quasi omonimo, ma del suo booktrailer.
Quando Baol usciva in libreria per Feltrinelli, gli Azzurri di Vicini avevano appena chiuso terzi la partita dei Mondiali, Un’estate italiana suonava stanca nelle radio, Andreotti e Cossiga stringevano il timone del Belpaese e la rivoluzione digitale ancora non era cominciata. Assieme a quel romanzo uscì un cortometraggio scritto e diretto dallo stesso autore. Potrebbe trattarsi del primo booktrailer al mondo. Il genere, infatti, prende piede negli anni Duemila come strumento pubblicitario online, ma vi è traccia di antenati già nel corso degli anni Novanta. Sicuramente quello scovato nell’abitazione di Benni è uno dei primi esemplari in assoluto. In Italia rappresenta il primo caso di videopromozione di un’opera letteraria.
Baol Blues venne girato tra Monde Donato e il Parco di San Pellegrino a Bologna, e a Riccione. E a lavorarci fu una squadra di professionisti di livello. Oltre alla sua unicità, resta una perla preziosa della collana artistica dello scrittore bolognese. Di cui, pure lui, aveva rimosso l’esistenza.
A ritrovarlo nella casa del «Lupo», l’amico giornalista attore Daniel Agami che è andato a rintracciare anche i realizzatori di quell’unico cortometraggio scritto e diretto da Benni. «Nessuno sembrava ricordarsene», racconta Agami.
Il booktrailer verrà proiettato per la prima volta il 6 dicembre alla Mole Vanvitelliana di Ancona, nell’ambito di «Corto Dorico», festival del cinema a corto metraggio e a seguire si potranno ascoltare anche le interviste al cast tecnico.
A Baol Blues lavorarono ottimi professionisti come Gian Filippo Corticelli, fresco vincitore del David di Donatello per la fotografia di Napoli Velata, il montatore Stefano Barnaba, il produttore Luca Buelli, l’hairstylist Marco Zanardi Orea Malià, il compositore Claudio Scannavini, autore della colonna sonora originale. «Le musiche furono trascritte da Scannavini nel 1990 a computer, su un software da lui ideato nel 1986», ricorda Agami.
I giornali di allora parlavano di un minifilm costato 50 milioni, un investimento per dribblare noiosi slogan pubblicitari e invogliare i lettori a sfogliare anche l’ultimo suo romanzo. Il booktrailer veniva trasmesso sugli schermi delle librerie Feltrinelli.
La proiezione arriva pochi giorni dopo quella di La storia quasi vera di Stefano Benni -Le avventure del Lupo, il film documentario diretto da Enza Negroni che ha debuttato alla Festa del Cinema di Roma e partecipato al Festival del Cinema Italiano di Madrid. L’opera di Negroni sarà presentata in anteprima lunedì prossimo alle 20 e alle 22 al Lumière. Tre giorni dopo, cioè giovedì alle 17 (Mole Vanvitelliana, sala Boxe Omero), toccherà a Baol Blues.