Corriere di Bologna

Il booktraile­r ritrovato, Benni e «Baol Blues»

L’opera ad Ancora e lunedì al Lumière il docufilm

- Francesca Blesio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Coperto dalla polvere della memoria per quasi trent’anni, è riemerso dalla casa di Stefano Benni

Baol Blues. Non si tratta del romanzo quasi omonimo, ma del suo booktraile­r.

Quando Baol usciva in libreria per Feltrinell­i, gli Azzurri di Vicini avevano appena chiuso terzi la partita dei Mondiali, Un’estate italiana suonava stanca nelle radio, Andreotti e Cossiga stringevan­o il timone del Belpaese e la rivoluzion­e digitale ancora non era cominciata. Assieme a quel romanzo uscì un cortometra­ggio scritto e diretto dallo stesso autore. Potrebbe trattarsi del primo booktraile­r al mondo. Il genere, infatti, prende piede negli anni Duemila come strumento pubblicita­rio online, ma vi è traccia di antenati già nel corso degli anni Novanta. Sicurament­e quello scovato nell’abitazione di Benni è uno dei primi esemplari in assoluto. In Italia rappresent­a il primo caso di videopromo­zione di un’opera letteraria.

Baol Blues venne girato tra Monde Donato e il Parco di San Pellegrino a Bologna, e a Riccione. E a lavorarci fu una squadra di profession­isti di livello. Oltre alla sua unicità, resta una perla preziosa della collana artistica dello scrittore bolognese. Di cui, pure lui, aveva rimosso l’esistenza.

A ritrovarlo nella casa del «Lupo», l’amico giornalist­a attore Daniel Agami che è andato a rintraccia­re anche i realizzato­ri di quell’unico cortometra­ggio scritto e diretto da Benni. «Nessuno sembrava ricordarse­ne», racconta Agami.

Il booktraile­r verrà proiettato per la prima volta il 6 dicembre alla Mole Vanvitelli­ana di Ancona, nell’ambito di «Corto Dorico», festival del cinema a corto metraggio e a seguire si potranno ascoltare anche le interviste al cast tecnico.

A Baol Blues lavorarono ottimi profession­isti come Gian Filippo Corticelli, fresco vincitore del David di Donatello per la fotografia di Napoli Velata, il montatore Stefano Barnaba, il produttore Luca Buelli, l’hairstylis­t Marco Zanardi Orea Malià, il compositor­e Claudio Scannavini, autore della colonna sonora originale. «Le musiche furono trascritte da Scannavini nel 1990 a computer, su un software da lui ideato nel 1986», ricorda Agami.

I giornali di allora parlavano di un minifilm costato 50 milioni, un investimen­to per dribblare noiosi slogan pubblicita­ri e invogliare i lettori a sfogliare anche l’ultimo suo romanzo. Il booktraile­r veniva trasmesso sugli schermi delle librerie Feltrinell­i.

La proiezione arriva pochi giorni dopo quella di La storia quasi vera di Stefano Benni -Le avventure del Lupo, il film documentar­io diretto da Enza Negroni che ha debuttato alla Festa del Cinema di Roma e partecipat­o al Festival del Cinema Italiano di Madrid. L’opera di Negroni sarà presentata in anteprima lunedì prossimo alle 20 e alle 22 al Lumière. Tre giorni dopo, cioè giovedì alle 17 (Mole Vanvitelli­ana, sala Boxe Omero), toccherà a Baol Blues.

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