Corriere di Bologna

Dati Inail: infortuni in aumento ma sul lavoro si muore di meno

In regione, 72 mila gli incidenti fino a ottobre. In calo le patologie profession­ali

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Aumentano gli infortuni sul lavoro e, a dispetto di quanto accade nel resto di Italia, diminuisco­no quelli mortali (anche se a Bologna sono stati di più rispetto allo scorso anno) e calano le patologie di origine profession­ale. In Emilia-Romagna, da gennaio a ottobre 2018, i casi di infortunio denunciati all’Inail, l’istituto nazionale per l’assicurazi­one contro gli infortuni sul lavoro e le malattie profession­ali, sono stati 71.817, in aumento dello 0,3% rispetto all’analogo periodo del 2017, quando furono 71.567.

Rispetto al dato nazionale (+0,2%) l’incremento è leggerment­e superiore. Delle 71.817 denunce, 98 riguardano infortuni con esito mortale (nel 2017 erano state 103) contro le 945 italiane. Quanto alle patologie di origine profession­ale segnalate dai lavoratori, se sull’intero Stivale sono state 49.760 (+1,9%), nella nostra regione le denunce sono calate: 5.367 contro le 5.411 del 2017. Nella maggioranz­a dei casi si tratta di malattie osteomusco­lari (le uniche in crescita), del sistema nervoso, dell’udito e di tumori, fortunatam­ente in calo. Se si guarda alle province emiliano-romagnole, le denunce di infortunio calano a Bologna (15.546 nel 2018 contro 15.626 nel 2017), Ferrara (4.140 contro 4.184), Modena (13.124 contro 13.167), Reggio Emilia (9.148 contro 9.258) e Rimini (4.515 contro 4.556); aumentano invece a Forlì-Cesena (6.375 nel 2018 contro 6.243), Parma (8.106 contro 8.070), Piacenza (4.347 contro 4.089) e Ravenna (6.516 contro 6.374). Si evidenzia poi un aumento dei casi avvenuti in occasione di lavoro passati da 61.992 a 62.714, mentre quelli in itinere, avvenuti cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare una diminuzion­e da 9.575 a 9.103.

Le denunce di infortunio con esito mortale presentate all’Inail sono state 98 contro le 103 denunciate nel 2017. Il calo delle morti non si registra, però, in tutte le città: a Bologna per esempio si passa dai 19 decessi del 2017 ai 22 del 2018, a Piacenza da 5 a 6, a Ravenna da 7 a 8, a Reggio Emilia da 9 a 10 mentre a Parma si pareggia, 10 nel 2017 e 10 2018.

L’incremento rilevato nel confronto tra i primi 10 mesi del 2017 e del 2018 è legato esclusivam­ente alla componente maschile: gli infortuni sono passati da 46.154 a 46.920 mentre per le donne sono in calo da 25.413 a 24.897. L’aumento ha interessat­o soprattutt­o i lavoratori extracomun­itari, passati da 12.749 a 13.761 e in misura minore quelli comunitari passati da 3.150 a 3.269, mentre le denunce di infortunio dei lavoratori italiani sono passate da 55.668 a 54.787. Dall’analisi per classi di età emergono incrementi per la fascia fino a 29 anni e tra i 60 e i 69 anni; in flessione, invece, le denunce per le fasce 30-44 anni e 45-59 anni.

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Numeri L’aumento degli infortuni rispetto ai primi 10 mesi del 2017 è dello 0,3%, cifra leggerment­e superiore al dato nazionale che si attesta allo 0,2%

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