Dati Inail: infortuni in aumento ma sul lavoro si muore di meno
In regione, 72 mila gli incidenti fino a ottobre. In calo le patologie professionali
Aumentano gli infortuni sul lavoro e, a dispetto di quanto accade nel resto di Italia, diminuiscono quelli mortali (anche se a Bologna sono stati di più rispetto allo scorso anno) e calano le patologie di origine professionale. In Emilia-Romagna, da gennaio a ottobre 2018, i casi di infortunio denunciati all’Inail, l’istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, sono stati 71.817, in aumento dello 0,3% rispetto all’analogo periodo del 2017, quando furono 71.567.
Rispetto al dato nazionale (+0,2%) l’incremento è leggermente superiore. Delle 71.817 denunce, 98 riguardano infortuni con esito mortale (nel 2017 erano state 103) contro le 945 italiane. Quanto alle patologie di origine professionale segnalate dai lavoratori, se sull’intero Stivale sono state 49.760 (+1,9%), nella nostra regione le denunce sono calate: 5.367 contro le 5.411 del 2017. Nella maggioranza dei casi si tratta di malattie osteomuscolari (le uniche in crescita), del sistema nervoso, dell’udito e di tumori, fortunatamente in calo. Se si guarda alle province emiliano-romagnole, le denunce di infortunio calano a Bologna (15.546 nel 2018 contro 15.626 nel 2017), Ferrara (4.140 contro 4.184), Modena (13.124 contro 13.167), Reggio Emilia (9.148 contro 9.258) e Rimini (4.515 contro 4.556); aumentano invece a Forlì-Cesena (6.375 nel 2018 contro 6.243), Parma (8.106 contro 8.070), Piacenza (4.347 contro 4.089) e Ravenna (6.516 contro 6.374). Si evidenzia poi un aumento dei casi avvenuti in occasione di lavoro passati da 61.992 a 62.714, mentre quelli in itinere, avvenuti cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare una diminuzione da 9.575 a 9.103.
Le denunce di infortunio con esito mortale presentate all’Inail sono state 98 contro le 103 denunciate nel 2017. Il calo delle morti non si registra, però, in tutte le città: a Bologna per esempio si passa dai 19 decessi del 2017 ai 22 del 2018, a Piacenza da 5 a 6, a Ravenna da 7 a 8, a Reggio Emilia da 9 a 10 mentre a Parma si pareggia, 10 nel 2017 e 10 2018.
L’incremento rilevato nel confronto tra i primi 10 mesi del 2017 e del 2018 è legato esclusivamente alla componente maschile: gli infortuni sono passati da 46.154 a 46.920 mentre per le donne sono in calo da 25.413 a 24.897. L’aumento ha interessato soprattutto i lavoratori extracomunitari, passati da 12.749 a 13.761 e in misura minore quelli comunitari passati da 3.150 a 3.269, mentre le denunce di infortunio dei lavoratori italiani sono passate da 55.668 a 54.787. Dall’analisi per classi di età emergono incrementi per la fascia fino a 29 anni e tra i 60 e i 69 anni; in flessione, invece, le denunce per le fasce 30-44 anni e 45-59 anni.