LA DOMENICA DEI LETTORI
La nostra etica
A proposito delle dichiarazioni di un dipendente Tper.
In riferimento a quanto riportato nella lettera pubblicata domenica, come abbiamo già avuto modo di fare con la signora Lorenzini che ci ha contattati anche su Facebook,(nella lettera pubblicata si lamentavano esternazioni razziste da parte di un dipendente dell’azienda in servizio ndr) vorremmo rassicurare tutti i lettori sull’impegno profuso da Tper nella sensibilizzazione del personale in tema di etica professionale negli appuntamenti formativi e informativi che l’azienda dedica ai propri dipendenti.
In una realtà in cui operano quotidianamente oltre 2.500 persone, per la stragrande maggioranza corrette e rispettose, non escludiamo che possano, purtroppo, essere espresse anche opinioni che non rappresentano il sentire di Tper.
Sono in corso approfondimenti e verifiche sull’episodio segnalato: un comportamento che innanzitutto non fa onore a chi lo tiene, che contrasta con le disposizioni aziendali e con il principio di uguaglianza e universalità che caratterizza tutti i servizi di interesse generale, tra i quali il trasporto pubblico.
Formazione sospetta
Leggo spesso il vostro quotidiano online e sono colpito dal numero alto di morti per infortuni sul lavoro in Emilia Romagna. Ho potuto verificare con dati ufficiali del vostro Istituto nazionale di assicurazione infortuni sul lavoro (Inail) che la regione EmilaRomagna è sempre prima assoluta (vedi anni 2015 e 2016) o seconda dopo la Lombardia (che ha tre volte i lavoratori di
Emilia nei settori primario e secondario dove avviene la quasi totalità degli infortuni mortali) in questo triste fenomeno che chiamate morti bianche.
Vorrei che la stampa parlasse più di questo argomento per rendere coscienti i responsabili della «safety» dei lavoratori, come avviene nei paesi più attivi in questo settore della incolumità e salute dei lavoratori, che vi ricordo non devono più essere usati come nel XIX secolo o nel