Valutazione e intervento Così funziona il sistema 118
Accade quando il codice è rosso. Infermieri soli? È così dal 1996
da quanti sono e di quali tipologie, una classificazione non semplice su cui il ministero si è espresso con un paio di decreti per poi lasciare le Regioni, dopo una richiesta di chiarimenti da parte dell’EmiliaRomagna e della Toscana, libere di definire numero e tipologia dei professionisti a bordo dei diversi mezzi di soccorso.
Secondo i dati forniti dalla Regione, in Emilia-Romagna ci sono 50 mezzi di soccorso avanzato con almeno un medico a bordo in funzione 24 ore su 24( a Bologna 10 automediche e un’ambulanza con medico a bordo), 90 mezzi con almeno un infermiere (18 a Bologna) e 124 mezzi con un soccorritore (15 a Bologna). Questi mezzi vengono inviati dalle centrali del 118, sulla base delle valutazioni fatte da infermieri che rispondono alle chiamate. «Il 20% della chiamate processate sono codici rossi e sono inviati medici e infermieri, il 25% codici gialli, gravi ma non in pericolo di vita, per cui è inviato il mezzo con l’infermiere, e il 55% sono codici verdi per cui normalmente viene inviato l’infermiere o il soccorritore», spiega Antonio Pastori del Servizio assistenza ospedaliera della Regione, «i codici rossi in cui era indispensabile l’intervento del medico è del 4%. Anche quando viene inviato solo l’infermiere c’è una rete che attiva immediatamente l’automedica in caso di necessità». «Anche quando è attivata l’automedica in pochissimi casi il medico accompagna il paziente in ospedale — aggiunge Finelli —, la professionalità dell’infermiere gli consente la gestione del paziente. Anche nel caso di un infarto il medico sull’ambulanza invia l’elettrocardiogramma al cardiologo in ospedale ed è lui a dire cosa fare». Gli infermieri difendono la loro professionalità: «Abbiamo almeno una laurea triennale, master, corsi professionalizzanti per gestire i traumi, le vie aree, gli infarti, certificati dalle società scientifiche», sottolinea Finelli.
La nostra regione ha più o meno mezzi delle altre? Secondo i dati del ministero, l’Emilia-Romagna ha un medico a bordo di un’ambulanza o automedica ogni 90 mila abitanti, mentre il Veneto ne ha uno ogni 101 mila abitanti, il Friuli Venezia-Giulia uno ogni 205 mila abitanti e la Lombardia uno ogni 203 mila. Analogamente ha un infermiere a bordo di un mezzo di soccorso ogni 52 mila abitanti, mentre il Veneto uno ogni 65 mila, il Friuli uno ogni 40 mila e la Lombardia uno ogni 264 mila. Le regioni in cui il numero di automediche è più alto sono Molise, Campania, Puglia e Basilicata. La qualità dell’assistenza però non è valutata dal numero di medici sui mezzi quanto dagli esiti. «La nostra regione — conclude Pastori — gestisce in meno di 90 minuti il 95-97% dei pazienti con infarto e bisognosi di angioplastica entro 120 minuti dal contatto con la rete del 118».