A ciascuno la sua colletta civica Tutti a lezione di crowdfunding
A Bologna aprirà un ufficio dove imparare a finanziare i propri progetti
Idea Ginger La piattaforma ha realizzato negli ultimi sei anni ben 188 progetti
Un ufficio della Città metropolitana dove cittadini, enti o associazioni possano capire come costruire una raccolta crowdfunding di successo e vedere così finanziati i propri obiettivi. È il progetto annunciato da Palazzo Malvezzi durante un convegno che ha messo in luce le campagne vincenti messe in campo negli ultimi anni dalle pubbliche amministrazioni e dalla piattaforma Idea Ginger, la realtà più attiva in Emilia-Romagna in grado di realizzare negli ultimi sei anni ben 188 progetti.
Dalle gita al mare per gli anziani, alla programmazione culturale di un teatro, fino alla riqualificazione di alcune zone di una città. Sono queste le esperienze raccontate e un buon esempio su come chi opera nel crowdfunding possa collaborare con Comuni e altri uffici pubblici. Per Idea Ginger si tratta di una fetta importante delle sue attività, rivolte però anche a tante esperienze private, anche recentemente diventate famose: una tra tutte la raccolta «Alice e il suo papà», dedicata alla malattia di una bambina e del suo papà riuscita finora a raccogliere ben quattro volte il budget prefissato, ovvero 32.000 euro rispetto agli 8.000 chiesti con le donazioni. «È stato uno dei casi più belli successi di recente — racconta Agnese Agrizzi, presidente di Ginger —. Questo tipo di raccolte ci sono sempre state, ma stiamo assistendo a una grande crescita di quelle legate al mondo della cultura e non solo al sociale. La nostra regione si sta distinguendo molto nel crowdfunding civico, che di fatto è nato qui. Secondo me si tratta di una modalità di finanziamento che aiuta le pubbliche amministrazioni a svecchiarsi, perché necessitano anche di campagne comunicative moderne».
In Emilia il tasso di successo è dell’86% e il gioco di squadra tra la piattaforma e le pubbliche amministrazioni ha portato ad alcuni esempi molto positivi, soprattutto in provincia di Bologna. Uno di questi è stato «Porta il nonno al mare tra un branzino e il riposino» insieme al quartiere San Donato-San Vitale con l’obiettivo di portare un gruppo di anziani in spiaggia durante l’estate (3.500 euro raccolti a fronte di un traguardo iniziale di 2.000). Oppure a Minerbio è stato possibile completare il cartellone del teatro comunale con una serie di spettacoli al femminile (3.000 euro di budget ottenuti), a Bentivoglio invece con «M’illumino d’intenso» le risorse sono andate per l’illuminazione del Palazzo Rosso. Altre esperienze virtuose a Formigine per ristrutturare un parco pubblico (15.000 euro) e a Cervia per abbellire il percorso tra il centro storico e la salina, anche in questo caso superando un’asticella fissata a poco più di 3.000 euro.
Ecco perché, come spiega Marino Cavallo dell’ufficio Ricerca e Innovazione della Città metropolitana non ci si vuole fermare, «realizzando l’ufficio dove chi lo desidera potrà incontrare esperti del crowdfunding che possano creare una campagna promozionale dedicata». D’altronde, secondo la Agrizzi, «la raccolta che realizzammo con il Comune di Bologna per il portico di San Luca, con oltre 340.000 euro raccolti e 7.100 donatori è stata un’esperienza unica al mondo e in qualche modo ha aperto anche la strada al bilancio partecipativo».
Un’altra storia di successo era stata la campagna in favore del Bravo Caffè per salvarlo da alcuni debiti accumulati, con 70.000 euro arrivati anche grazie agli spot di artisti e musicisti. «L’arte e la cultura sono mondi che riscuotono un grande successo, grazie al fatto che restituiscono qualcosa di immateriale — spiega la presidente di Ginger —. Per campagne di successo l’importante è avere un obiettivo e un taglio comunicativo ben definito. Questo non significa poter puntare a solo a piccole cifre perché tanti esempi dimostrano che si possono raggiungere traguardi impensabili».