Sisma, il M5S «Arrivano 70 milioni» Ma il Pd attacca
Legge di Bilancio
Settanta milioni di euro per portare avanti la ricostruzione, l’esenzione dell’Imu sugli immobili ancora inagibili e la proroga dei mutui per i privati che non hanno ottenuto l’agibilità. Sono queste, in sintesi, le principali novità della legge di Bilancio per i territori colpiti dal sisma del 2012. «Il governo del cambiamento ha a cuore le popolazioni colpite dal terremoto del 2012 che ha interessato le zone dell’Emilia, del Veneto e della Lombardia, e lo sta dimostrando con i fatti», rivendicano i sottosegretari Vittorio Ferraresi e Michele Dell’Orco, insieme ai parlamentari Maria Laura Mantovani, Stefania Ascari e Gabriele Lanzi, annunciando l’approvazione di un pacchetto di misure per la ricostruzione. L’esenzione dell’Imu e la sospensione dei mutui dureranno fino al 31 dicembre 2019, mentre i settanta milioni di euro per la ricostruzione saranno spalmati sui prossimi due anni. «Una parte della vecchia politica critica in modo strumentale il governo, che in sei mesi ha però compiuto scelte attese per anni dai territori approvando tutte le richieste pervenute», scrivono i pentastellati. La Regione Emilia-Romagna incassa la «buona notizia». Ma, sottolinea l’assessore Palma Costi, «da tempo avevamo chiesto l’approvazione di queste misure. Sono arrivate con l’ultimo provvedimento utile dell’anno». Polemici i parlamentari democratici. «Come già fatto da Di Maio con i risparmi della Camera utilizzati per il sisma, anche oggi altri 5 Stelle cercano di autoattribuirsi il pacchetto di misure a favore delle popolazioni di Emilia, Veneto e Lombardia», attaccano Andrea Rossi e Paola De Micheli: «Quegli emendamenti sono stati presentati da tutti i parlamentari emilianoromagnoli su richiesta del commissario straordinario, cioè il presidente della Regione Emilia-Romagna, da inizio legislatura». «Avevamo promesso che non avremmo lasciato soli i territori colpiti dal sisma — dice il capogruppo leghista Alan Fabbri insieme ai parlamentari locali — e abbiamo mantenuto la parola».