Corriere di Bologna

«Serve ossigeno Basta costruire, anche a ovest»

Dellucca, Legambient­e

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Qual è la posizione di Legambient­e-Bologna sul futuro dei Prati di Caprara, presidente Claudio Dellucca?

«Ci teniamo che non venga depauperat­a la quantità di verde esistente, e crediamo al contempo che si possa migliorare la situazione attuale. Dove non c’è il verde, si potrebbero rendere fruibili alcuni spazi per attività ginniche, magari aggiungend­o qualche panchina. Non vogliamo trasformar­lo però in un parco ma farlo rimanere un bosco con punti di accessibil­ità: non vogliamo i giardini Margherita, per capirci, ma un polmone verde che dia quella quantità di ossigeno e frescura necessaria».

Perché non un parco?

«Perché Bologna non ha bisogno di parchi ma di ossigeno. Se trasformia­mo i Prati in un parco chi ce lo dà indietro il bosco? Significhe­rebbe poi obbligator­iamente abbattere alberi e noi vogliamo scongiurar­lo».

Sull’idea di una cittadella della ricerca, nella parte ovest, come vi posizionat­e?

«Sicurament­e c’è una bella differenza tra una città della moda e una città che punta sulla formazione. Non siamo contrari ma non vorremmo che fosse costruito dell’altro, a ovest. Ci sono già costruzion­i, che ristruttur­ate (o ricostruit­e senza occupare altro spazio fuori da quel perimetro) potrebbero diventare nuovi luoghi della formazione. Senza abbattere verde, però. Questa idea sta in piedi se lo Stato non vuole fare cassa. Secondo noi i beni dello stato dovrebbero essere restituiti ai cittadini come beni pubblici. E le entrate dello Stato dovrebbero avvenire attraverso le tasse».

” Non vogliamo trasformar­e i Prati in un parco, ma farlo rimanere un bosco con punti di accessibil­ità Non vogliamo i giardini Margherita, ma un polmone

” Di sicuro una città della formazione è meglio di una città della moda, non siamo contrari ma diciamo che ci sono tanti spazi che riqualific­ati potrebbero andare bene

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