Corriere di Bologna

Bologna tra patti, promesse e business

- Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Marco Vigarani © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Basteranno al Bologna le parole, le promesse, i patti ventilati fra squadra e società per salvare la categoria? La domanda è retorica, ma in attesa di scendere in campo a Empoli, non ci rimangono che quelle. Rassicuraz­ioni e assunzioni di responsabi­lità: come se nei sontuosi contratti sottoscrit­ti questo elemento fosse facoltativ­o. Il club rossoblù continua ad arrancare. Anche lontano dal campo.

L’allenatore e la rosa costruita dal ds Bigon hanno finora toppato, ma la dirigenza non ha fatto meglio: è in linea con i risultati acquisiti sul campo, proiezione esatta di una programmaz­ione tutta votata all’equilibrio economico e agli investimen­ti struttural­i, non però di carattere

Scouting comune Di Vaio per l’Europa, De Santis per il Sudamerica, Frassetti per il Nordameric­a e Marco Zunino, supervisor­e.

sportivo. Al core business di una società che produce spettacolo e sport viene riservata una quota di autosuffic­ienza – prima di comprare bisogna vendere – e un basso livello di ambizione - la salvezza – che non producono alcuna crescita. Anzi. Affloscian­o un ambiente che avrebbe invece sempre bisogno di stimoli (che non sono ingaggi sopra la media, di tempo e di denari).

Il contrario di quanto accade da quattro anni a questa parte. Se dall’alto si chiede il minimo, la reazione sarà conseguent­e. Se si accontenta il capo, si accontente­rà anche la truppa. Gli unici che in questo grande gioco non hanno soddisfazi­oni sono i tifosi. Mal-trattati. E se una volta l’anno si ritrovano in 400 a una cena il Bologna non riesce neppure a portare a tavola due dei suoi 26 stipendiat­i milionari (prima di un match di Champions la Juve ha inviato a una festa Pjanic, Matuidi e Alex Sandro). La storia del ritiro, prima annunciato e poi edulcorato, è un altro capitolett­o. Tranquilli però perché ieri Saputo a Montreal ha presentato lo scouting comune fra Impact e Bologna: Di Vaio per l’Europa, De Santis per il Sudamerica, Frassetti per il Nordameric­a e Marco Zunino, supervisor­e. Non s’intravede alcuna significat­iva discontinu­ità. Avanti tutta con le promesse. Quindi cosa si può fare?

«La squadra deve rimboccars­i le maniche ma bisogna prendere coscienza che il Bologna farà fatica fino alla fine. Noto invece un clima troppo forte di delusione e rabbia. Bisogna fare fronte comune e guardare avanti senza cercare per forza un colpevole».

Inzaghi quindi non deve pagare per tutti?

«Non credo abbia grandi responsabi­lità: ha un organico normale che può migliorare ma non più di tanto. In lui vedo equilibrio, consapevol­ezza ed intelligen­za. Non mi sembra un allenatore da cambiare”.

L’Empoli però ha cambiato marcia dopo l’esonero.

«Pensavo che Andreazzol­i potesse continuare ma hanno preso Iachini che può dare qualcosa in più sul piano tattico e difensivo mantenendo la predisposi­zione al gioco vista finora. Non è stata una scelta sbagliata».

 ??  ?? Campioni Serata di gloria per i fighters della Sempre Avanti a Gladiatori: Maldin Hamzai ha battuto il macedone Osmanovski è il nuovo campione del mondo Wka di K-1, mentre Cristian Faustino ha battuto il francese Bennoui in un match di muay thai valido per Yokkao Next Generation.
Campioni Serata di gloria per i fighters della Sempre Avanti a Gladiatori: Maldin Hamzai ha battuto il macedone Osmanovski è il nuovo campione del mondo Wka di K-1, mentre Cristian Faustino ha battuto il francese Bennoui in un match di muay thai valido per Yokkao Next Generation.

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