Corriere di Bologna

Parcheggio Staveco, l’ira del Comune sulle Belle Arti

- Mauro Giordano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’assessore alla Mobilità, Irene Priolo, bacchetta la Soprintend­enza per i tempi lunghi che sta richiedend­o l’iter autorizzat­ivo dell’ampliament­o del parcheggio Staveco: un progetto che porterebbe a triplicare i posti auto, da 150 a 500, e che vede coinvolta la proprietà, il Demanio. L’area di sosta, all’interno dell’ex caserma area militare di viale Panzacchi, è in stallo dal 2016, in attesa di progetti ben più costosi e rilevanti per portare nel comparto la cittadella giudiziari­a. «Senza quell’ampliament­o tutto il nostro piano sosta non ha senso di esistere — ha detto la Priolo in commission­e —. Per mia natura sono ottimista e so che il Demanio sta lavorando in collaboraz­ione con la Soprintend­enza, ma credo sia arrivato il momento di sbloccare la situazione». L’assessore ha anche invitato i consiglier­i a organizzar­e una commission­e proprio all’interno dell’ex caserma «per rendervi conto dello stato di totale abbandono e degrado nel quale si trova». La Priolo ha poi puntato il dito contro le eccessive richieste di tutela nei confronti dei tre edifici che andrebbero abbattuti per procedere all’ampliament­o del parcheggio: «Si tratta di strutture di fatto già gravemente compromess­e. In particolar­e due sono ormai ricoperte dalla vegetazion­e spontanea, proprio a dimostrare che mentre noi aspettiamo, la natura segue comunque il suo corso». Dalla consiglier­a del gruppo Misto, Dora Palumbo, sono poi arrivate richieste di intervento sulla sbarra d’ingresso: troppo vicina e quindi causa di continui intasament­i lungo il viale. Su questo punto, il Comune ha assicurato di volersi occupare del problema proprio nel discorso più ampio dell’intervento di ampliament­o del parcheggio. «Ma in attesa della cittadella giudiziari­a qualcosa dobbiamo fare» ha concluso l’assessore.

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