Corriere di Bologna

La Virtus risorge

Le V nere vincono a Pistoia dominando Sacripanti felice: «Era importante vincerla, ma serve lavorare di più sul piano fisico»

- di Luca Aquino

Dominando dall’inizio alla fine la partita che non poteva assolutame­nte perdere, la Virtus riprende la sua marcia in campionato. C’è qualche patema solo negli ultimi sette minuti del quarto periodo, incassando un 16-0 contro la zona e le riserve di Pistoia che erode il +27 fino al +11.

La tripla di M’Baye spegne l’ardore della rimonta toscana e la classifica della Segafredo torna a muoversi in ottica di una volata per la Final Eight di Coppa Italia che è affollatis­sima. La vittoria era fondamenta­le per svariati motivi, non solo per la corsa alle prime otto ma anche per alleviare un minimo la pressione e gli spifferi delle ultime settimane. Come Pesaro prima della sosta, Pistoia era reduce da tre vittorie consecutiv­e e in grande fiducia.

Un grande merito dei bianconeri è stato entrare subito in partita con lo spirito giusto, dando il ritmo fisico e tecnico alla gara. A posteriori è sicurament­e facile dire che si è disposto a proprio piacimento di una squadra nettamente inferiore, ma i valori vanno dimostrati sul parquet in un campionato nel quale alle spalle di Milano tutti possono battere tutti.

Passando ai singoli, la prova più confortant­e è quella di Qvale che in area ha fatto il vuoto sciorinand­o tutto il repertorio spalle a canestro contro avversari salterini ma piuttosto ingenui.

Aradori è l’uomo che in attacco ha messo subito in chiaro le cose con le tre triple del primo quarto, Punter il killer dei canestri allo scadere dei quarti che hanno ulteriorme­nte minato il morale dei padroni di casa. Pistoia e Virtus sono le squadre che concedono più rimbalzi d’attacco alle avversarie. Celebrato dai tifosi in trasferta un sentito tributo a Ramagli, ricordando la promozione di due anni fa, ad approfitta­re delle debolezze altrui è la Segafredo in un primo quarto nel quale il dominio sotto i tabelloni fa la differenza.

Sei punti istantanei mettono in partita Qvale, poi va al lavoro Aradori con tre triple e completa la grandinata Punter sulla sirena del primo periodo per il 12-28. Buone indicazion­i arrivano da una difesa finalmente attenta, concentrat­a e decisa a non lesinare contatti. La patisce molto Pistoia, che ci capisce poco, sbagliando anche dei rigori ravvicinat­i. Sacripanti centellina Taylor dopo ogni fallo visto il trend recente, il play gradisce non troppo, ma nel secondo quarto il copione resta più o meno invariato.

I toscani hanno un’ovvia reazione, ma la Segafredo non trema e allunga ulteriorme­nte all’intervallo con il killer Aradori (28-50), quando la squadra di Ramagli si ferma al 30% su azione affondando anche a rimbalzo (15-25). La Virtus è padrona del campo anche nella ripresa, dando l’impression­e di giocare con un filo di gas. Quando Punter infila dalla lunga distanza il 49-76 a sette dalla sirena sembra finita, anche perché Pistoia ha in campo le riserve Della Rosa, Martini e Bolpin. La Virtus si rilassa, diventa pigra e incassa un 16-0 senza segnare per cinque minuti che mette in po’ di pepe al finale prima della tripla del febbricita­nte M’Baye a chiudere i conti definitiva­mente.

La classifica torna a mettere la Segafredo all’interno delle prime otto, ma sabato prossimo c’è un’altra trasferta molto insidiosa sul campo di Brindisi a chiudere il ciclo di quattro viaggi consecutiv­i dopo la sfida di coppa mercoledì a Ostenda.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Soddisfatt­i La gioia dei giocatori della Virtus a fine partita. Esulta in campo anche il «killer dei canestri» Pietro Aradori
Soddisfatt­i La gioia dei giocatori della Virtus a fine partita. Esulta in campo anche il «killer dei canestri» Pietro Aradori

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy