Garisenda in gabbia Partono i controlli
La torre Garisenda è stata transennata per consentire l’avvio delle analisi scientifiche chieste dall’amministrazione a un comitato di esperti. Da adesso e nei prossimi mesi, quindi, il pool di studiosi avrà il compito di stabilire lo stato di salute della più bassa delle Due Torri. E presto arriveranno anche delle recinzioni più «artistiche».
La torre Garisenda è stata transennata. Ieri gli operai hanno recintato la sua base, come annunciato nei giorni scorsi da Palazzo d’Accursio, in modo da consentire l’avvio delle analisi scientifiche disposte dall’amministrazione. Da adesso e nei prossimi mesi, quindi, il comitato di esperti nominato dal sindaco avrà il compito di stabilire lo stato di salute della più bassa delle Due Torri. Contestualmente alle indagini, che serviranno a definire i tempi e le modalità d’intervento, spiega l’amministrazione, «verrà avviata anche la rimozione della vegetazione nelle pareti esterne, la parziale chiusura delle buche pontaie, il ripristino dell’impermeabilizzazione della terrazza sommitale contro le infiltrazioni d’acqua».
Non è certo la prima volta che la Garisenda finisce al centro dell’attenzione di esperti e amministrazione. Anzi, è dal 2000 che, periodicamente, la più bassa delle Due Torri va sotto i ferri. Nel 2000 venne realizzato un consolidamento interno della torre, mentre qualche anno dopo il monumento fu di nuovo «impacchettato» per realizzare l’intervento conclusosi nel 2010 dopo qualche anno di lavoro: vennero in quel caso posizionate alcune cinture di acciaio per rinforzare la muratura.
L’ultimo intervento in ordine di tempo è quello dell’ottobre scorso: a seguito di un atto vandalico che due anni fa ne danneggiò il basamento di selenite, la Garisenda a fine 2018 è stata transennata e radiografata per un’indagine di tomografia elettrica, approvata dalla Soprintendenza per controllare lo stato del terreno attorno alle fondamenta della torre. «Recenti indagini condotte sulla torre — ha spiegato qualche giorno fa il Comune — hanno evidenziato segnali di degrado della selenite che ne compone la base. La selenite si degrada con il forte calore e con l’acqua, diminuendo le sue caratteristiche di resistenza». Ora le transenne tornano. Ma quelle posizionate ieri non resteranno a lungo. «La recinzione — spiega il Comune — sarà provvisoria in attesa di poter delimitare l’area con altri elementi che tengano conto del contesto storico e architettonico».